Terapista perseguitata
da un suo ex paziente:
lo stalker finisce in cella

All’inizio sembrava soltanto una forma di rispetto e riconoscenza verso la persona che si era presa cura di lui durante la permanenza in una comunità terapeutica di Rodengo Saiano. Ma la cortesia di un 52enne, ex ospite della struttura di recupero verso un’operatrice si è trasformata presto in una morbosa ossessione.

LA 37ENNE ha respinto con fermezza la corte dell’ex paziente che ha iniziato a pedinarla e chiamarla al cellulare anche per trenta volte al giorno. L’escalation di stalking è deragliata rapidamente sul binario delle minacce.

Alla vittima non sono bastate tre denunce ai carabinieri di Gussago per liberarsi dall’incubo. Anzi, il 52enne è diventato sempre più pressante e ossessivo. Telefonate ad ogni ora del giorno e delle notte e appostamenti davanti all’ingresso del luogo di lavoro della vittima si sono ripetuti.

Sulla scorta del materiale probatorio raccolto dai carabinieri, la Procura ha fatto scattare a settembre il divieto di avvicinamento. Al momento della notifica della misura, allo stalker è stato intimato di non avvicinarsi all’abitazione ed al posto di lavoro, oltre che non avere contatti telefonici con l’operatrice.

DOPO UNA TREGUA di pochi giorni, il 52enne è tornato all’attacco utilizzando però numeri coperti o apparentemente non a lui riconducibili.

Le indagini sono proseguite fino a quando la scorsa settimana, dopo una ulteriore diffida, lo stalker si è presentato ancora una volta sul posto di lavoro della 37enne che ha chiesto aiuto ai carabinieri. Il 52enne è stato arrestato: ieri è comparso davanti al giudice che ha convalidato la misura cautelare.

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