«Terra Moretti», la nuova sfida è il welfare

Vittorio Moretti sul palco  con Enrico Bertolino durante la serata organizzata per celebrare i primi cinquant’anni di un’attività iniziata nel 1967 nel settore dell’edilizia
Vittorio Moretti sul palco con Enrico Bertolino durante la serata organizzata per celebrare i primi cinquant’anni di un’attività iniziata nel 1967 nel settore dell’edilizia
Vittorio Moretti sul palco  con Enrico Bertolino durante la serata organizzata per celebrare i primi cinquant’anni di un’attività iniziata nel 1967 nel settore dell’edilizia
Vittorio Moretti sul palco con Enrico Bertolino durante la serata organizzata per celebrare i primi cinquant’anni di un’attività iniziata nel 1967 nel settore dell’edilizia

Silvana Salvadori Un libro firmato Oliviero Toscani, una grande festa con 800 invitati, un programma welfare per sostenere le famiglie e agevolare il tempo libero dei dipendenti. Questi gli «ingredienti» della festa per i 50 anni di attività del gruppo che fa riferimento alla Holding Terra Moretti, iniziata nel 1967 a Erbusco nel ramo dell’edilizia, celebrata ieri nei capannoni di via Gandhi. Oggi il gruppo - attivo anche nei settori vitivinicolo e alberghiero - conta più di 750 dipendenti, un fatturato consolidato nel 2016 di 147 milioni di euro (68 mln nel settore vitivinicolo) e aziende in Lombardia, Toscana e Sardegna. «QUANDO ho iniziato a lavorare nel Dopoguerra avevo Gina Lollobrigida come modello - ha raccontato il fondatore dell’azienda, Vittorio Moretti -. La sua grinta e la sua voglia di fare mi furono d’ispirazione. La volontà di lavorare era tanta, la fame pure, quelli erano tempi in cui si poteva fare tutto con la giusta motivazione, e io l’avevo». Il gruppo franciacortino ha attraversato mezzo secolo di economia italiana e, con essa, si è evoluto partendo dai prefabbricati industriali per finire ai resort di lusso. Tutto nel nome sacro della famiglia. «Ho tre figlie che lavorano con me e porteranno avanti i valori delle aziende a cui sono a capo - ha detto Moretti rispondendo alle domande dello speaker Enrico Bertolino -. E proprio pensando alle famiglie dei nostri dipendenti abbiamo deciso di lanciare il progetto welfare “La nostra Terra”». Un piano di servizi offerti ai dipendenti per sfruttare al meglio il proprio tempo libero e quello della famiglia. La piattaforma web attraverso cui sfruttare il programma di benefit è stata sviluppata da Jointly, una start-up innovativa che si occupa di welfare condiviso. L’input di partenza, però, è arrivato dagli stessi dipendenti ai quali è stato chiesto di scrivere un elenco di desiderata per il miglioramento dell’attività. Vittorio Moretti, in parte, ha provato a realizzarli. Attraverso la piattaforma web, ciascun addetto potrà accedere a servizi, agevolazioni, sconti e benefici da utilizzare non solo per sé. E non è tutto. «Qui veicoleremo anche i premi in denaro che assegneremo ai dipendenti in base al merito, all’equità e al raggiungimento degli obiettivi di budget e che potranno spendere per acquistare i servizi - ha precisato Valentina Moretti, la più giovane delle tre figlie -. La nostra Terra è uno strumento attraverso il quale vogliamo aiutare i lavoratori a costruire il proprio tempo libero. Vogliamo che si innamorino sempre di più del loro impiego, come ha fatto nostro padre». UNIONE, attenzione alle persone e passione per il proprio mestiere sono i valori nei quali il gruppo si rispecchia e su cui vuole continuare a costruire il futuro. «Anche nel progetto welfare abbiamo deciso di legarci alla terra perché quando si dà valore a un territorio in modo profondo, creando prodotti fortemente caratterizzati, si diventa forti nell’internazionalizzazione», ha detto Francesca, la secondogenita. «Non ci sentiamo una holding - ha concluso Carmen, la sorella maggiore a cui è stato affidato il settore hospitality - ma una grande casa, una grande famiglia». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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