Test-bis in discarica
In allerta il comitato
contro la Macogna

Si era sempre parlato di analisi «irripetibili» per i rifiuti inerti stoccati dalla Drr alla Macogna. Comprensibile quindi la sorpresa del Comitato spontaneo di cittadini che si oppone alla discarica quando nei giorni scorsi alla Macogna si è materializzata una task-force di periti e di consulenti di parte accompagnati dai carabinieri della stazione di Cazzago e dal direttore e gli operatori dell’impianto Drr. Nell’arco di una mattinata i nuovi carotaggi sono stati effettuati e i nuovi campioni raccolti e portati via per essere analizzati in laboratorio. «I nuovi carotaggi sono stati effettuati nell’unico bacino dell’impianto attrezzato per ricevere rifiuti - rivela l’attivista Ivo Bregoli, che ha osservato l’operazione dall’esterno della recinzione - non lontano da quelli che erano stati effettuati nelle settimane scorse tra l’altro sempre utilizzando un escavatore guidato dal personale Drr». Bregoli e gli altri attivisti del Comitato chiedono quali siano i motivi che abbiano portato alla reiterazione dei carotaggi. «Si tratta della conseguenza dell’impugnazione da parte dei legali della Drr dei precedenti prelievi - rivela il vicesindaco di Cazzago Pierangelo Capoferri -. Per la verità non conosciamo l’esatta motivazione, immagino sia di carattere procedurale o formale, che ha spinto il Giudice delle indagini preliminari ad accordare ai legali della Drr la ripetizione dei campionamenti». Oltre che a indirizzare l’epilogo delle indagini della procura, i referti saranno fondamentali anche per dare corso all’ordinanza della Provincia scattata questa volta sulla base dei referti delle analisi chimiche effettuate dall’Arpa sulle «scorie di fusione» prelevate quest’estate da tre mezzi in ingresso alla discarica, nonché degli esiti di revisione delle analisi richieste dai titolari, che hanno accertato il supero del parametro molibdeno.

Il 16 novembre la Provincia ha diffidato la Drr «a proseguire l’attività di smaltimento rifiuti nell’impianto della Macogna in quanto in contrasto con le condizioni e prescrizioni dettate dall’autorizzazione rilasciata il 10 luglio 2013». P.TED.

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