Un circo per l’Africa
«È una scuola di vita»

Giacomo Babaglioni con gli artisti del suo circo ugandese
Giacomo Babaglioni con gli artisti del suo circo ugandese
Giacomo Babaglioni con gli artisti del suo circo ugandese
Giacomo Babaglioni con gli artisti del suo circo ugandese

L’unico circo presente in Uganda l’ha fondato l’iseano Giacomo Babaglioni. Un circo fatto da giovani, senza animali. Che diverte e insieme educa. «Un circo sociale - sintetizza lui, via skype, da Kampala, la capitale -. Allestiamo uno spettacolo la settimana. Nelle scuole, nelle baraccopoli, nelle tendopoli in cui si raccolgono i profughi del Sud-Sudan. I nostri artisti, dodici, fra i 18 e i 23 anni d’età, propongono giocolerie, acrobazie, clownerie. Poi si parla dell’importanza di rimanere a scuola, di come evitare gravidanze indesiderate, di pulizia personale, di igiene orale».

Giacomo, 51 anni, è formatore odontotecnico. «Esperto di sorrisi» in tutti i sensi. A Kampala è arrivato nel 2010 tramite l’associazione Smom (Solidarietà medica odontoiatrica nel mondo), ma già aveva il «mal d’Africa» essendosi occupato per parecchi anni di denti in Etiopia, Ghana, Malawi e Mozambico. L’avventura del circo, l’«Hiccup circus Uganda», inizia nel 2012. «Hiccup, in ugandese, significa singhiozzo: una parola che fotografa la realtà dell’Uganda, un Paese dove tutto va avanti a scossoni, ma suggerisce anche l’idea del singulto che ti scuote quando ridi di gusto», spiega Giacomo.

Da vero manager, retribuisce come professionisti i ragazzi della scuola circense che hanno raggiunto la maturità artistica. Nel compito di formarli è aiutato da acrobati, mangiafuoco e giocolieri del mestiere. Una di questi è Laura Kibel, veronese famosa per aver portato in tutto il mondo il «teatro dei piedi» da lei inventato, un teatro dei burattini in cui si raccontano storie con mani, piedi e ginocchia. A Kampala Laura Kibel ha lasciato, oltre a un pezzo del suo cuore, un pezzo del suo teatro. «Lo abbiamo inserito negli spettacoli che portiamo in giro», conferma Babaglioni. Laura Kibel, per sostenere l’«Hiccup circus Uganda», si esibirà domani alle 21, all’Iseolago hotel (prenotazioni 347-2415539). Nell’occasione sarà distribuito il libro scritto da Giacomo e intitolato «Frammenti africani». «Non un diario - precisa lui - Solo alcune annotazioni sulla società africana suggerite da un occhio disincantato».G.Z.

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