Fausto Scolari Don Angelo Veraldi ha da poco superato il traguardo degli 85 anni, ma ha l’energia di un adolescente. Dopo un lungo soggiorno nella «sua» Passirano che è servito anche per raccogliere fondi per le missioni, tra pochi giorni tornerà in Brasile: nella sua valigia, oltre a un pieno di speranza per gli ultimi del mondo, porterà la laurea in Scritture bibliche greche. È la settima, che si aggiunge a quelle in Teologia, Lingue, Sociologia, Grafologia, Scienze bibliche e Scritture bibliche ebraiche. Un record che i nipoti hanno voluto celebrare dedicando al sacerdote una citazione tratta dal salmo 95: «Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi, per annunziare quanto è retto il Signore: mia roccia, in lui non c’è ingiustizia». Don Angelo, che parla correttamente 10 lingue ha operato in Zambia, in Cina, in Sudamerica, e prima ancora a Curaçao. «Lo studio e la formazione sono importanti - ammette don Veraldi -, ma la mia missione e aiutare il prossimo, in particolare le persone bisognose. Che in terra di missione come nel mio paese sono soprattutto i giovani». Cambia semmai il tipo di bisogno. «IN AFRICA COME in Sudamerica ci sono ragazzi che non hanno da mangiare, qui l’emergenza è il lavoro - osserva il sacerdote di Passirano -. Sono bisogni diversi che da un lato chiamano in causa la sopravvivenza, dall’altro la dignità. Ma per me non fa differenza. Il Signore mi dice: “aiutali, sono nostri fratelli”. E io lo faccio». Don Angelo ci mette del suo, lavora, insegna, consiglia, mette una buona parola. Ma le risorse finanziarie a disposizione sono sempre poche. «Sono un prete itinerante - spiega a questo proposito -: mi rendo disponibile per lavoro ministeriale nelle parrocchie: confessioni, predicazione, celebrazioni, sostituzioni durante il periodo di vacanza dei preti». Ogni spicciolo raggranellato viene devoluto alle missioni in Cina, Tanzania, Zambia. Cape Town, Curaçao, Guam. Ma come fa a trovare il tempo per studiare? «La mente non si affatica quando è affamata di conoscenza - risponde il sacerdote -. Leggere, informarsi, ampliare i propri orizzonti culturali è una sfida e dire anche un dovere». Che mantiene giovani a giudicare dalla forma e dalla lucidità di don Angelo che ha girato il mondo per portare speranza. Dopo l’incarico di vicecooperatore a Provezze e Buffalora, città e l’esperienza di cappellano militare è stato missionario per gli emigrati a Birmingham, prima di tornare in Italia per prestare il suo servizio alla Stocchetta e Nigoline. Poi è ripartito per il Sud Africa e dopo una parentesi a Rovato è stato missionario in India e Nuova Guinea. Dal 2011 al 2013 è stato collaboratore a Fantecolo prima di ripartire per le missioni. •