Verso il referendum
sulle Porte Franche
Fissato il «quorum»

Grande e accesa partecipazione all’assemblea organizzata dal Comune di Erbusco in vista della consultazione sulla variante al urbanistica chiesta dalla società Moretti, proprietaria del centro commerciale «Le Porte Franche» per ampliare il fabbricato. Progetto che il 29 maggio sarà sottoposto al giudizio dei cittadini con un referendum.

L’azienda ha chiesto l’ampliamento del centro sotto la collina per 10 mila metri commerciali e 4 mila destinate ai parcheggi.

In cambio offre il recupero di 31 mila metri edificabili della cava Zocco, la trasformazione in zona agricola di 19 mila metri di area edificabile (acquistandone 8 mila della Casa di riposo, un parco pubblico con pista ciclabile sulla collina, una soluzione dei problemi di viabilità.

Moderata da Tino Bino, l’assemblea è stata aperta dalla relazione dell’urbanista Alessandro Magli e dall’affermazioni del sindaco Ilario Cavalleri: «L’amministrazione rispetterà l’esito del referendum qualunque sia, se si esprimerà almeno il 30 percento dei cittadini». Un quorum raggiungibile.

Valentina Moretti, che ha diretto la progettazione di massima, ha spiegato che «il progetto potrà essere discusso e modificato ascoltando le persone». Paolo Bentivoglio, amministratore delegato della Moretti ha chiarito: «Abbiamo dimostrato cosa sappiamo fare riqualificando l’area di Arese: qui riqualifichiamo un’area della Franciacorta per un’azienda che opera con un ruolo etico e sociale, in sinergia con le amministrazioni».

Ma gli interventi del pubblico hanno sollevato obiezioni. Diversi hanno criticato il recupero dell’ex cava, altri che di centri commerciali ce ne siano «già troppi». G.C.C.

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