«Vota Hitler», uno schiaffo alla democrazia

di Fausto Scolari
«Vota Hitler» e imbrattamenti vari: a Passirano schiaffo alle elezioni
«Vota Hitler» e imbrattamenti vari: a Passirano schiaffo alle elezioni
«Vota Hitler» e imbrattamenti vari: a Passirano schiaffo alle elezioni
«Vota Hitler» e imbrattamenti vari: a Passirano schiaffo alle elezioni

Semplici burloni o squadracce nere? Difficile dirlo. Adesso sta indagando la Digos sulla strano «blitz» che a Camignone di Passirano, nottetempo tra venerdì e sabato, ha coinvolto i tabelloni in acciaio dei manifesti elettorali, imbrattati da scritte farneticanti: alcune inneggianti a Hitler e al nazismo, altre contro Laura Boldrini presidente uscente della Camera. «VOTA HITLER», c’era scritto fra vari imbrattamenti, con svastiche e scarabocchi sui manifesti, tra cui un «baffo» in stile hitleriano tracciato sulla faccia di Luigi Di Maio su alcuni dei manifesti del Movimento 5 Stelle. Insomma un «blitz» di apparente natura vandalica, ma con una chiara connotazione ideologica, che non ha mancato di colpire la propaganda elettorale di vari schieramenti politici. In paese tanta gente discute di questo fatto, turbata dal vedere certi simboli sui tabelloni elettorali: ci si chiede come sia possibile che, a così tanti anni di distanza dalla follia nazista e dal ventennio fascista, tornino a comparire scritte e simboli di quel tipo. Se lo chiede anche il sindaco di Passirano, Francesco Pasini Inverardi, che ha provveduto celermente a far coprire queste scritte: «Un fatto sicuramente molto grave - ha commentato il primo cittadino -. Non voglio considerarlo una semplice bravata: è un fatto che ci riporta agli anni più tragici e nefasti della storia. I gruppi neofascisti continuano a sopravvivere, magari sono nascosti e si manifestano nei momenti cruciali per la vita della Repubblica, come quelli che coincidono con le elezioni». MA RESTA il dilemma: bravata vandalica o atto politico? Potrebbe anche sembrare eccessivo far indagar la Digos. Ma il sindaco Pasini Inverardi sottolinea che la presenza di certi simboli e di certi nomi non si può derubricare a goliardia: «Questi inqualificabili atti di vandalismo, che abbiamo provveduto a cancellare, ci devono far serrare le fila nella costante difesa della democrazia: raggiunta grazie ai sacrifici dei nostri padri e nonni, va difesa costantemente da tutti noi perché la democrazia può sempre essere messa a rischio. Non ho dubbi - conclude - sul fatto che l’uso di simboli nazisti non possa essere accettato o sottovalutato». •

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