Sotto gli alberi di
Natale fiorisce la
vita sommersa

I pini vengono immersi nel lagoEcco la futura «tana» dei persici I sub  impegnati nella posa sui fondali degli ex alberi di Natale
I pini vengono immersi nel lagoEcco la futura «tana» dei persici I sub impegnati nella posa sui fondali degli ex alberi di Natale
I pini vengono immersi nel lagoEcco la futura «tana» dei persici I sub  impegnati nella posa sui fondali degli ex alberi di Natale
I pini vengono immersi nel lagoEcco la futura «tana» dei persici I sub impegnati nella posa sui fondali degli ex alberi di Natale

La seconda vita dei pini destinati alla rottamazione dopo essere stati addobbati per Natale è iniziata ieri mattina. Nelle acque davanti a Maderno, gli alberelli sono stati calati sul fondo per incentivare una delle secolari pratiche di pesca gardesana. Si, perché un tempo per favorire la frega e la riproduzione del persico reale, era consuetudine posizionare sui fondali fascine di rami di abete creando un areale artificiale che fungeva anche da «nido» di riposo ai pesci per svernare nella stagione fredda. Opportunamente trattati, una trentina di di pini dismessi sono stati posizionati sui fondali a Toscolano e in altri paesi della sponda veronese. L’iniziativa dell’Unione pescatori sportivi del Garda, concordata a Maderno con l’ufficio pesca della Regione e l’Autorità di Bacino è stata realizzata in collaborazione con i Sommozzatori bresciani Leonessa che hanno sistemato gli alberelli sul fondale a due diverse batimetriche. «Alla quota compresa tra i 7 e 10 metri – spiega il segretario dell’Upsg Maurizio Scarmigliati - abbiamo creato le condizioni per la frega e la riproduzione. La posa della piante a quote più fonde, intorno ai 35 metri, consentirà invece di realizzare un ulteriore sito di riposo, dove il pesce persico potrà rifugiarsi». Per la sponda bresciana del lago si tratta del secondo esperimento dopo quelli realizzati a Limone dai pescatori locali. «A Riva – puntualizza Scarmigliati – dove la pratica è in uso da qualche anno, si stanno già vedendo i primi risultati con gli alberelli “addobbati” dalle uova dei persici». L.SCA.

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