CALCINATO. Doppia svolta nelle indagini sul raid compiuto venerdì notte alla Banca di credito cooperativo del Garda

Sparò contro sei
ladri in fuga: indagato
per tentato omicidio

Il bancomat finito nel mirino dell’assalto della banda di ladri
Il bancomat finito nel mirino dell’assalto della banda di ladri
Il bancomat finito nel mirino dell’assalto della banda di ladri
Il bancomat finito nel mirino dell’assalto della banda di ladri

Franco Mondini

Doppia svolta nelle indagini sull’assalto al bancomat di Calcinatello.

I carabinieri hanno rintracciato il furgone utilizzato dalla banda di ladri: a bordo copiose tracce di sangue. Una circostanza che aggrava la posizione dell’imprenditore che la notte del tentato furto ha sparato contro i malviventi. Inizialmente denunciato per spari in luogo pubblico, ora è indagato per tentato omicidio. Un atto dovuto in attesa di capire se gli undici colpi, esplosi svuotando l’intero caricatore della pistola legalmente detenuta, hanno colpito uno dei componenti del commando formato da sei persone.

Tutto è successo venerdì notte: i ladri avevano estirpato il forziere pesante 4 quintali dalla filiale della Banca di Credito cooperativo del Garda di Calcinatello e stavano cercando di caricarlo su un furgone Daily bianco rubato. L’imprenditore si era affacciato alla finestra, sparando. «Ho fatto solo il mio dovere di cittadino», si era difeso quando la mattina dopo era stato convocato in caserma per spiegare il suo gesto. Il giovane ha dovuto consegnare la pistola ed è stato denunciato. La comunità della frazione ha fatto quadrato, difendendo l’imprenditore. Uno stato d’animo dettato anche dall’escalation di furti registrata nella zona.

Ora per quella raffica di colpi di pistola esplosi dalla finestra verso la strada e le persone in fuga, il giovane commerciante di Calcinatello rischia guai seri.

I CARABINIERI, indagando sull’assalto al bancomat di via Santa Maria, hanno ritrovato in un cascinale disabitato alle porte di Calcinato il furgone abbandonato dai banditi.

Sulla carrozzeria del Daily i sette fori provocati dai proiettili «che hanno superato le lamiere da parte a parte», sottolineano gli investigatori, aggiungendo di «aver trovato sangue all’interno dell’abitacolo». Almeno uno dei malviventi potrebbe essere stato raggiunto dai proiettili. Ma negli ospedali del nord Italia nessuno si è presentato con ferite di arma da fuoco.

Le ricerche proseguono. Il Sis, la Sezione investigazioni scientifiche dell’Arma dei carabinieri, ha rilevato nel furgone tracce biologiche e impronte che potrebbero essere dei ladri in fuga. Al vaglio anche le tracce di sangue per isolare il dna.

Suggerimenti