Un toro in fuga
semina il panico
e viene abbattuto

di Valerio Morabito
La sp 13 a Pozzolengo presidiata dalla Polizia provinciale e dai vigili  durante le ricerche del toro fuggito da un allevamento della zona
La sp 13 a Pozzolengo presidiata dalla Polizia provinciale e dai vigili durante le ricerche del toro fuggito da un allevamento della zona
La sp 13 a Pozzolengo presidiata dalla Polizia provinciale e dai vigili  durante le ricerche del toro fuggito da un allevamento della zona
La sp 13 a Pozzolengo presidiata dalla Polizia provinciale e dai vigili durante le ricerche del toro fuggito da un allevamento della zona

Corrida nell’entroterra del Garda, rodeo a sorpresa nelle campagne della Bassa. La fuga di due bovini avvenuta a distanza di poche ore una dall’altra, ha creato caos e preoccupazione a Pozzolengo e Montichiari. L’episodio più difficile da gestire è avvenuto nel paese del Benaco: l’altro pomeriggio è scattata l’allerta per un toro di circa 800 chili di stazza che si è allontanato da un allevamento bovino in località Cobue Sotto.

IL BOVINO HA ABBATTUTO la porta di una stalla, saltato una recinzione ed in seguito ha attraversato la strada provinciale 13 prima di inoltrarsi tra i campi di mais. Il tutto è avvenuto nel giro di pochi istanti: i proprietari dell’azienda agricola hanno subito lanciato l’allarme. Sul posto è arrivata una pattuglia del nucleo operativo radiomobile di Desenzano, la Polizia provinciale di Brescia, i vigili di Pozzolengo e i tecnici del servizio veterinario della Ats. Consapevoli delle pericolosità dell’animale in fuga, è stata fatta intervenire anche la Protezione civile che ha impiegato i suoi ricognitori aerei.

«Le ricerche - spiega il comandante della Polizia locale di Pozzolengo Massimiliano De Casamassimi - sono state complicate visto che il toro è scappato nei campi di mais molto alti e dunque è riuscito a nascondersi». Per questo motivo le ricerche sono iniziate alle 14.30 sono state interrotte all'imbrunire. Il buio, del resto, non avrebbe facilitato il lavoro delle forze dell'ordine che hanno concentrato la loro operazione pensando alla «sicurezza» di automobilisti e dei residenti. «L'eccessiva vicinanza del toro alla strada provinciale 13 - aggiunge De Casamassimi - ci ha spinto a presidiare per tutta la notte una parte dell'arteria stradale con i nostri lampeggianti. Il rischio, in sostanza, era che l'animale potesse attraversare la strada e provocare qualche tragico incidente». Soltanto alle 11 del giorno dopo le forze dell'ordine hanno trovato il toro a circa 20 metri dalla strada provinciale. Era molto nervoso e «non si faceva avvicinare», spiega il comandante della locale De Casamassimi. Quindi i componenti della pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile di Desenzano, che ha coordinato le operazioni, ha deciso di abbattere l'animale per motivi legati alla sicurezza e alla tutela della popolazione. In questo modo si è conclusa la fuga del toro destinato al macello, mentre la carcassa della bestia è stata recuperata dal personale veterinario dell'Ats. Quasi contemporaneamente nella campagne della frazione di Vighizzolo, un manzo è ha eluso i recinti allontanandosi da un'azienda agricola. In questo caso, però, la Polizia provinciale di Brescia e i carabinieri di Montichiari non sono riusciti ad anestetizzare l'animale fuggito tra i campi di mais. Le ricerche sono proseguite per ore ed infine interrotte definitivamente: l’animale non rappresenta infatti un pericolo alla circolazione e non è escluso torni da solo alla stalla.

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