CONCESIO. Ai fornelli anche gli chef Philippe Lèveillè e Beppe Maffioli

Una cena solidale
e stellata per il
restyling dell’oratorio

Lo chef Philippe Lèveillè
Lo chef Philippe Lèveillè
Lo chef Philippe Lèveillè
Lo chef Philippe Lèveillè

Tutto esaurito per la cena organizzata a Concesio per lunedì sera con lo scopo di raccogliere fondi per ristrutturare l’oratorio Paolo VI. L’iniziativa è partita direttamente dagli chef coinvolti, in particolare da Roberta Antonelli e Philippe Lèveillè, che insieme volevano fare qualche cosa per la comunità. Così è nata l’idea di una cena di beneficenza subito sposata dalla parrocchia di Sant’Antonino Martire e inserita nell’ambito delle manifestazioni per i 50 anni dell’oratorio fortemente voluto da Papa Montini, oggi beato Paolo VI.

Tutto è stato organizzato direttamente dagli chef che sono riusciti a coinvolgere amici, colleghi e clienti affezionati. Si sono così aggiunti un altro professionista di grande livello come Beppe Maffioli e il pasticcere Giovanni Cavalleri. «Lo scopo non è quello di dar vita a un oratorio stellato come qualcuno ha scritto - precisa Dario Temponi - ma di raccogliere fondi in un modo diverso e piacevole». Su Facebook (ma non solo) le critiche per il prezzo della cena (50 euro) non sono mancate, ma il menu e soprattutto il livello della cucina sembrerebbe ben motivare la richiesta. «Bisogna tenere conto di chi sono gli chef ai fornelli - continua Temponi - Non abbiamo voluto fare qualcosa di elitario, ma qualcosa di diverso».

La bontà dell’iniziativa è dimostrata anche dalle realtà non di Concesio che hanno voluto partecipare in maniera gratuita all’evento: il Consorzio Franciacorta, macellerie, ortofrutta, agroittiche, lavanderie, fornerie e pasticcerie, fiorerie e fornitori. Le prenotazione sono state chiuse avendo raggiunto i 200 partecipanti.M.BEN.

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