Una zucca camuna
da urlo per il nuovo
record italiano

di Giuseppe Zani
Augusto Salvagni mostra con orgoglio  il suo gigante arancione Sergio Moretti e il  figlio Davide L’ortaggio da 913 chilogrammi La colonna sonora è stata affidata alla Banda del Torchio di PresicciIl terzo da sinistra  Ivan Bartoli terzo classificato nella sfida tra le zucche ospitata da Sale Marasino
Augusto Salvagni mostra con orgoglio il suo gigante arancione Sergio Moretti e il figlio Davide L’ortaggio da 913 chilogrammi La colonna sonora è stata affidata alla Banda del Torchio di PresicciIl terzo da sinistra Ivan Bartoli terzo classificato nella sfida tra le zucche ospitata da Sale Marasino
Augusto Salvagni mostra con orgoglio  il suo gigante arancione Sergio Moretti e il  figlio Davide L’ortaggio da 913 chilogrammi La colonna sonora è stata affidata alla Banda del Torchio di PresicciIl terzo da sinistra  Ivan Bartoli terzo classificato nella sfida tra le zucche ospitata da Sale Marasino
Augusto Salvagni mostra con orgoglio il suo gigante arancione Sergio Moretti e il figlio Davide L’ortaggio da 913 chilogrammi La colonna sonora è stata affidata alla Banda del Torchio di PresicciIl terzo da sinistra Ivan Bartoli terzo classificato nella sfida tra le zucche ospitata da Sale Marasino

Giuseppe Zani Novecentotredici chili: tanto pesa l’esemplare mammut con cui ieri Augusto Salvagni da Malonno ha vinto a Sale Marasino la 35esima sfida nazionale delle zucche giganti stabilendo il nuovo record italiano. Quando sul display delle bilancia elettronica è comparso il numero 913, Salvagni ha fatto salti di gioia e urlato la sua felicità come un ragazzino mentre correva ad abbracciare le figlie Maria e Anna Chiara e i compaesani oltre le transenne. Con lui, mentre un trombettiere intonava «Fratelli d’Italia», è esplosa in un applauso prolungato la folla che si accalca+va attorno al rettangolo della pesatura e sino a quel momento aveva seguito con attenzione il crescendo di suspence che caratterizzava la competizione. VENTIDUE LE ZUCCHE in gara. Provenienti da mezza Italia. Al secondo posto, con una «creatura» di 737 chili, si è classificato Sergio Moretti, 53 anni, muratore di Cologne, per undici volte Re di Zuccolandia, detentore del primato tricolore stabilito nel 2014 con una cucurbitacea di 702 chili, primato poi superato da Stefano Cutrupi nel 2017, in Germania, dove il toscano si è recato con una zucca di 849 chili. Moretti, per la verità, aveva portato a Sale Marasino anche un’altra zucca, ma si trattava di un esemplare che, come lo stesso Moretti aveva denunciato, presentava sul fondo una chiazza già putrescente: la giuria, presieduta da Emanuele Garofano, di Capri, rappresentante della Great Pumpkin Commonwealth, l’organismo che garantisce il rispetto delle regole a livello mondiale, l’ha esclusa dalla classifica e dai premi ma ha dato il suo consenso a metterla sulla bilancia: pesava 819,5 kg. Il terzo posto è stato appannaggio di Ivan Bartoli, agricoltore e coltivatore di angurie a Novellara, un veterano della disfida salese: stavolta il display si è acceso su 719,5 kg, il suo miglior risultato. Sergio Moretti e Ivan Bartoli. «La mia zucca mi ha sorpreso dall’inizio alla fine- ha raccontato Salvagni al momento di vestire mantello e corona e alzare al cielo lo scettro di Re di Zuccolandia-. L’ho seminata alla fine di marzo, il 14 aprile l’ho messa in campo, il 7 giugno l’ho impollinata e subito, vedendola crescere, ho capito che aveva una vitalità straordinaria. Padre e madre sono entrambi Werner 1810. Nel suo pieno rigoglio la pianta si è presa 90 metri quadrati di terreno». Salvagni, 54 anni, è un operaio turnista. «I turni mi consentono di avere a disposizione mezza giornata da dedicare alle zucche- ha aggiunto-. Ho poi le mie figlie che hanno imparato bene e mi aiutano. Quest’anno è stato un anno favoloso. Ho avuto anche una buona dose di fortuna. A Malonno, ad esempio, neppure ad agosto ha fatto quel caldo torrido che dissecca la terra. Stavolta la sorte mi ha ripagato delle delusioni patite negli scorsi anni». Salvagni, che da anni inseguiva il titolo di «Sua Maestà», aveva vinto l’argento” sia nel 2016 (582 kg), sia nel 2017 (580 kg). Sergio Moretti, si diceva, si è rallegrato del successo centrato dall’amico Salvagni. «Se lo merita- ha commentato il muratore di Cologne-. Stavolta, nonostante i miglioramenti compiuti, ho tribolato parecchio col terreno, perché non sono riuscito a sterilizzarlo a dovere. Sicché ho passato più tempo nel campo che a casa. Sono davvero contento che sia finita». Il riconoscimento riservato al miglior risultato della «Riviera degli ulivi» è toccato a Emanuela Bontempi di Marone, che è riuscita a crescere una zucca di 52,5 kg. •

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