A Borno e ai suoi cento portali
servono ali per spiccare il volo

di Claudia Venturelli
Lo spettacolare portone di ingresso del cosiddetto Castello
Lo spettacolare portone di ingresso del cosiddetto Castello
Lo spettacolare portone di ingresso del cosiddetto Castello
Lo spettacolare portone di ingresso del cosiddetto Castello

L’idea è quella di una valorizzazione in grande stile. Magari un progetto dettagliato che sappia accendere i riflettori su uno dei tesori meno conosciuti della Vallecamonica. Il tutto partendo da un convegno: «Borno il borgo dei cento portali». Evento ispirato al libro «Il canto delle pietre» di Francesco Inversini e organizzato dal circolo culturale «La Gazza» e dal Comune con il supporto dell'associazione degli architetti camuni e dei geometri di Vallecamonica. L’appuntamento è per domani, in sala congressi a Borno. Una giornata scandita da due momenti fondamentali: il primo, la mattina, per delineare, assieme a esercenti e istituzioni, il presente e il futuro del turismo dell'altopiano del sole in chiave storico-architettonica; il secondo, nel pomeriggio, per la riscoperta del patrimonio che ancora sopravvive nei vicoli del centro storico. Un momento che punta alla valorizzazione consapevole di un tesoro che per molti è sconosciuto, per altri semplicemente la normalità, banale perché sotto gli occhi tutti i giorni. Si inizia alle 9.30 con il saluto delle autorità, quindi dalle 10 gli interventi di Fiona Colucci, architetto responsabile per la Vallecamonica della Soprintendenza dal titolo «La tutela degli elementi decorativi nel paesaggio urbano», di Mauro Fontana, curatore di un workshop sulla tutela del patrimonio architettonico minore, dello storico Oliviero Franzoni, che parlarà di Borno tra Medioevo e Rinascimento, e dell’architetto Claudio Gasparotti, che si occupa di ricerca e documentazione nel percorso di riscoperta del borgo camuno.

Seguirà nel pomeriggio la visita al centro storico degli antichi portali, tutti censiti dallo studioso Francesco Inversini, che ha compiuto un vero viaggio alla scoperta di pregiati particolari architettonici dal fascino antico, testimonianza di un'arte che aveva raggiunto altissimi livelli.

La visita inizierà alle ore 15 e il ritrovo è fissato davanti alla fontana di piazza Giovanni Paolo II.

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