Abusi su minore, il sacerdote rischia dieci anni di carcere

di Paola Buizza
Alle battute finali il processo nei confronti del’ex parroco di Corna
Alle battute finali il processo nei confronti del’ex parroco di Corna
Alle battute finali il processo nei confronti del’ex parroco di Corna
Alle battute finali il processo nei confronti del’ex parroco di Corna

Dieci anni di carcere. È questa la condanna chiesta ieri dal pm Ambrogio Cassiani nei confronti di don Angelo Blanchetti, l'ex parroco della frazione Corna di Darfo accusato di abusi sessuali su un minore. Ma per la sentenza bisognerà attendere il 26 giugno, giornata nella quale, dopo eventuali repliche, la corte si riunirà in camera di consiglio per decidere. All'udienza del processo celebrato con rito abbreviato - che prevede quindi lo sconto di un terzo della pena nel caso di condanna - l'imputato non era presente. In aula davanti al giudice Roberto Spanò c'erano il difensore del sacerdote, l'avvocato di parte civile e la collega che rappresenta la Diocesi di Brescia. Il processo, come previsto dall’abbreviato, si è svolto rigorosamente a porte chiuse. Le parti, cosa già nota, hanno raggiunto un accordo sul risarcimento alla vittima, denaro che dovrebbe servire agli studi del ragazzino e alla sua famiglia. Fra due mesi, invece, la giustizia si esprimerà sulla pesante accusa di abusi sessuali. La vicenda, secondo quanto è stato denunciato, risale al tempo in cui il ragazzo di origine straniera stava affrontando il percorso religioso per il battesimo. DURANTE QUEGLI incontri il sacerdote avrebbe abusato di lui su una coperta poi sequestrata nel corso delle indagini. Gli abusi si sarebbero verificati tra la cucina e l’ufficio, nell’abitazione del parroco. Lo sfogo della presunta vittima avvenne successivamente, quando da Corna di Darfo il 14enne decise di intraprendere un nuovo percorso religioso a Milano. Lì, trovando il coraggio necessario, raccontò a uno dei nuovi referenti religiosi quanto sarebbe accaduto per un biennio, tra i suoi dodici e i quattordici anni. Rivelazioni gravissime, che diedero il via all’inchiesta. Nel giugno del 2016, dopo la deposizione del ragazzo, i carabinieri fecero un blitz nell'abitazione del parroco - che venne arrestato e poi posto ai domiciliari - sequestrando la coperta e anche alcuni profilattici custoditi in cassaforte. Dalle delicate indagini era emerso anche una sorta di metodo che don Angelo Blanchetti avrebbe usato per indurre il ragazzo a non rivelare gli abusi: «Se non accetti Dio ti manderà all’inferno». Parole che per un po’ sono riuscite a zittirlo, ma non per sempre. Accuse gravissime, quelle fatte dal ragazzino, ribadite più e più volte e sulle quali fra due mesi arriverà il verdetto del tribunale di Brescia. •

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