Alpini della Valcamonica, i conti non tornano

di Luciano Ranzanici
Sono state 62 su 67 le sezioni che ha partecipato all’assemblea annuale degli alpini della ValcamonicaIl presidente Mario SalaIl sindaco Sandro Farisoglio
Sono state 62 su 67 le sezioni che ha partecipato all’assemblea annuale degli alpini della ValcamonicaIl presidente Mario SalaIl sindaco Sandro Farisoglio
Sono state 62 su 67 le sezioni che ha partecipato all’assemblea annuale degli alpini della ValcamonicaIl presidente Mario SalaIl sindaco Sandro Farisoglio
Sono state 62 su 67 le sezioni che ha partecipato all’assemblea annuale degli alpini della ValcamonicaIl presidente Mario SalaIl sindaco Sandro Farisoglio

Se il Pellegrinaggio in Adamello rappresenta il momento spiritualmente più significativo per le penne nere camune, l’assemblea dei delegati costituisce l’occasione di aggregazione per eccellenza nella vita della sezione guidata dal presidente Mario Sala. Non a caso il salone del Bim ieri era affollato come succede poche volte per quest’ultimo evento, per il quale avevano risposto «presente» ben 62 dei 67 gruppi che fanno riferimento all’associazione. E proprio dai numeri ha preso le mosse la relazione di Sala, che in apertura ha voluto innanzitutto rendere omaggio agli alpini andati avanti, ha ricordato i doveri verso la Patria, il rapporto di stretta collaborazione e amicizia che lega la sezione agli alpini in armi e «l’aiuto che diamo alle nuove generazioni a capire il nostro operato». I NUMERI. Al 31 dicembre scorso la forza della sezione era di 3752 alpini, 82 in meno rispetto allo stesso periodo del 2016, aggregati e amici degli alpini erano 1728, 15 in meno, per un totale di 5480 unità, con una diminuzione complessiva di 97 iscritti. Sala non ha dimenticato di passare in rassegna, commentandoli, e con qualche sottolineatura, gli appuntamenti e le attività realizzate lo scorso anno, con particolare menzione per la partecipazione all’adunata nazionale di Treviso e al Pellegrinaggio in Adamello, al raduno sezionale al Montozzo e alla Giornata dell’Unità Nazionale. IL PRESIDENTE ha guardato anche all’annata sociale appena iniziata (si conclude oggi la festa dell’Intergruppo della Valgrigna), e che vedrà tra le manifestazioni di punta (Pellegrinaggio e Adunata nazionale a parte, che costituiscono il cuore dell’attività della sezione), sabato e domenica prossimi, 17 e 18 marzo, lo svolgimento sul ghiacciaio dell’Adamello dell’edizione numero 41 del campionato nazionale di scialpinismo, organizzato dalla sezione camuna. Occhi puntati inoltre, e non potrebbe essere altrimenti, sull’intitolazione dello stesso Adamello, con esposizione del Tricolore, a Vetta Sacra della Patria. L’appuntamento in questo caso è per il prossimo 7 luglio, giorno in cui si terrà la manifestazione voluta dall’associazione «Impronta Camuna» del presidente Roberto Bontempi. Infine, da cerchiolino rosso la terza adunata sezionale che si terrà a Bienno dopo l’estate, il 15 e 16 settembre. LE ATTIVITÀ. La nobile pagina della solidarietà del «Libro Verde» è stata sfogliata con commozione da Sala, che orgogliosamente ha enumerato le 40.485 ore di lavoro effettuate dai 67 gruppi, per un’elargizione di quasi 119.000 euro, la collaborazione prestata alla colletta alimentare (180 quintali di generi alimentari raccolti) e la risposta a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto che ha messo in ginocchio il Centro Italia (sono stati inviati 50.000 euro per alimentare progetti solidali in quelle zone). All’assemblea, presieduta da Nicola Stivala, ha portato il proprio saluto il sindaco di Breno Sandro Farisoglio, che ha espresso nuovamente la vicinanza della cittadina agli alpini camuni, «per quello che fanno e per quello che rappresentano non soltanto per la nostra Valle ma per tutto il Paese». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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