Ambiente, la valle ha un sogno

Uno scorcio camuno dell’Oglio
Uno scorcio camuno dell’Oglio
Uno scorcio camuno dell’Oglio
Uno scorcio camuno dell’Oglio

Valcamonica e l’alto Sebino si candidano al riconoscimento di Riserva della Biosfera dell’Unesco, e la presentazione di questa scommessa sarà il momento più importante della sesta edizione della «Fiera della Sostenibilità nella natura alpina» che la Comunità montana, il Parco dell’Adamello, il Distretto culturale, la Rete Natura locale e Sapori di Valcamonica animeranno dal 27 maggio al 30 giugno.

Con questo progetto la valle si propone come modello di sviluppo sostenibile, e il cartellone riempito con una sessantina di eventi lo conferma per esempio con la promozione del turismo in bicicletta: la prima settimana sarà letteralmente su due ruote, e l’apertura a Darfo del 27 sarà col «Bikenomics forum», una giornata di studio sulla risorsa cicloturismo con la probabile presenza del ministro dei Trasporti Graziano Delrio e di Paolo Gandolfi della commissione Trasporti, relatore della proposta di legge sulla mobilità ciclistica.

Il 10 giugno sarà invece una giornata inaugurale, perchè a Vione e a Capodiponte sarà «battezzato» il nuovo tratto della ciclabile tra i due paesi, alla presenza di Peter Kurz, il sindaco di Mannheim, la città che diede i natali a Karl Drais, l’inventore della bicicletta nel 1817.

Ieri il presidente Oliviero Valzelli ha presentato la rassegna ricordando che «gli assessorati dell’ente comprensoriale (Agricoltura, Parco, Cultura e Turismo) hanno lavorato in piena condivisione con i sindaci per proporre eventi e ragionamenti di grande rilievo, mirati allo sviluppo della valle come modello di sostenibilità».

Con gli assessori Simona Ferrarini, Gian Battista Bernardi e Carlo Sacristani e con la parlamentare Marina Berlinghieri c’era anche il direttore del Parco dell’Adamello Dario Furlanetto, gran regista della fiera, pronto a ricordare che l’evento coinvolge quest’anno oltre 60 associazioni contro le 17 della prima edizione.

Infine, Marina Berlinghieri ha definito la manifestazione una «grande esposizione di tutte le nostre ricchezze, delle quali dobbiamo essere i primi promotori. Sul nostro territorio ci sono non poche possibilità di accostare pubblico e privato - ha aggiunto -: si tratta di fare sinergia e in un tempo non lunghissimo potrebbero venire i primi risultati». L.RAN.

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