Anfurro, è tornata a casa l’antica campana rubata

di G.GAN.
La campana rubata nel 2013
La campana rubata nel 2013
La campana rubata nel 2013
La campana rubata nel 2013

Ci sono voluti quasi cinque anni ma alla fine la campana rubata ad Anfurro, frazione di Angolo Terme, è tornata al suo posto. Era il febbraio del 2013 quando la campana di bronzo, datata 1830 e diventata un simbolo del paese, era sparita. Sistemata davanti al centro giovanile del paese, che sorge di fianco alla chiesa parrocchiale, era stata facilmente prelevata nel corso della notte. Forte lo sdegno per il furto di un manufatto salvato dalle fusioni per gli armamenti durante le due guerre mondiali e per questo diventato emblema dello spirito della piccola frazione del centro termale camuno. I CITTADINI di Anfurro pensavano a un furto su commissione per far diventare la campana un ornamento di una villa o di un qualche cascina della zona. Si temeva anche il peggio, con la fusione del manufatto in bronzo che ai malviventi avrebbe potuto fruttare alcune centinaia di euro grazie alla vendita del metallo sul mercato nero (sempre più fiorente, purtroppo). Subito dopo il furto scattò la caccia alla campana, che è riconoscibile, oltre che dalla data stampata in rilievo, per una crepa laterale; ricerca incentivata dalla promessa di una ricca ricompensa. A RITROVARE la campana sono stati i carabinieri della stazione di Artogne, sulle tracce di un ricettatore della Valle. La scoperta in un terreno di Esine, dove la campana, ben avvolta, è stata sotterrata dal ricettatore. Riportata alla luce nella mattinata di ieri, insieme ad altri oggetti frutto di rapine, la campana è stata riconsegnata alla comunità di Anfurro. La lunga operazione dei carabinieri, da tempo sulle tracce del malvivente, prosegue e sono attesi nuovi sviluppi nelle prossime ore.

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