Appalti, indagato
anche il sindaco
di Edolo

di Lino Febbrari
Burrasca giudiziaria anche per il sindaco di Edolo Luca Masneri
Burrasca giudiziaria anche per il sindaco di Edolo Luca Masneri
Burrasca giudiziaria anche per il sindaco di Edolo Luca Masneri
Burrasca giudiziaria anche per il sindaco di Edolo Luca Masneri

Che l’inchiesta sugli appalti truccati si fosse conclusa a febbraio con il sindaco dimissionario di Malonno, Stefano Gelmi, finito anche in carcere, e altri 15 presunti complici tra imprenditori e funzionari pubblici agli arresti domiciliari o con obbligo di firma, non ci ha mai veramente creduto nessuno. Al contrario, tutti pensavano che le indagini del pm Ambrogio Cassiani, supportate dai carabinieri della Compagnia di Breno, ben presto si sarebbero estese anche agli altri Comuni (Corteno, Edolo, Sonico e Paisco Loveno) dal 2010 raccolti nell’Unione delle Alpi Orobie Bresciane, la cui Centrale unica di committenza era finita nel mirino degli inquirenti per tre gare d’appalto gestite da Gelmi.

IN EFFETTI così è stato. E dopo gli interrogatori in veste di persone informate dei fatti di Martino Martinotta (primo cittadino di Corteno Golgi), di Gian Battista Pasquini (Sonico) e Bernardo Mascherpa (Paisco Loveno), all’appello mancava solamente il presidente dell’ente consortile: Luca Masneri, sindaco di Edolo. Il quale non è stato interrogato come i suoi colleghi, ma, ieri mattina, si è trovato tra capo e collo la notizia di essere indagato per turbativa d’asta e altri reati connessi all’aggiudicazione di opere pubbliche. All’oscuro dell’inchiesta, «sereno» perché dice che nel corso del suo mandato amministrativo non ha commesso alcuno dei reati che gli sono addebitati, e pur trovandosi nelle condizioni di persona indagata esprime grande fiducia nell’operato della magistratura: lo afferma a Bresciaoggi un paio d’ore dopo aver appreso di essere finito sotto la lente di Cassiani insieme a decine di imprenditori. «Mi è arrivato un messaggio sul telefonino questa mattina dopo il consueto incontro settimanale con gli operai comunali con l’estratto di un articolo che riportava l’informazione - rivela il sindaco - . Così, con grande stupore ho scoperto di essere probabilmente oggetto di un’indagine. Al più presto chiederò un incontro con il pm per capire di cosa stiamo parlando. Sono molto sereno - aggiunge Masneri - e come ho detto in altre vicende analoghe auguro buon lavoro agli inquirenti, nell’auspicabile ipotesi che la verità emerga in tutta la sua franchezza. Tutti mi conoscono, sanno come lavoro, sanno qual è il mio impegno di amministratore, per cui sono davvero molto, molto sereno e che anche questa vicenda si concluderà con un nulla di fatto». Prudente il capogruppo di minoranza Christian Ramus: «Passato lo stupore, il sentimento che adesso aleggia tra noi è quello della preoccupazione, soprattutto per quello che è successo e sta succedendo in alcuni nostri Comuni. Speriamo che questa brutta vicenda si concluda in fretta perché la nostra Comunità ha bisogno di tranquillità», dochiara. La notizia che ha scosso l’intero paese è stata commentata anche dall’ex senatore dipietrista Gianpietro De Toni nonché sindaco per due volte negli anni a cavallo del vecchio e nuovo millennio e (parole sue) possibile protagonista il prossimo anno di un ritorno in municipio: «Legalità, trasparenza, gestione del denaro pubblico: l’amministrazione pubblica è di nuovo afflitta da questi mali oscuri. La Comunità edolese ha bisogno di essere amministrata bene - sbotta De Toni - perché da troppo tempo questi mali oscuri si annidano tra di noi. Mi auguro che ci sia velocemente chiarezza e risposta, poiché diversamente si dovranno prendere dei provvedimenti. Da parte mia non escludo una mia discesa in campo se necessario». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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