Approvato il bilancio Conti, opere e tributi sotto la lente dell’aula

di D.BEN.

L’immagine di un mosaico romano del museo di Cividate, che raffigura il nodo di Salomone, a significare lo stretto legame tra entrate e uscite, e una serie di dati e areogrammi a rappresentare cifre e percentuali che caratterizzano il bilancio di previsione 2018. Si è snodata così la presentazione da parte dell’assessore Andrea Curnis del documento di programmazione economica di Piancamuno. Confermate le aliquote Imu, Tasi e l’addizionale Irpef. Sul fronte dei numeri, unico dato approfondito è stato quello legato alle imposte: «Sarebbe opportuno ridurle», l’auspico del capogruppo di minoranza Marcello Santicoli, che ha pure posto l’accento sul fatto che lo scorso anno le entrate tributarie siano state pari a circa il 65% del preventivato. In risposta la spiegazione del sindaco Giovanni Ramazzini: si tratta di contenziosi aperti, e comunque gli accertamenti affidati a una cooperativa hanno fruttato cospicue entrate, pari 397.000 euro. Che non rimarranno tutti nelle casse del municipio, visto che un quarto circa rappresenta la quota di competenza della coop, ma pur sempre un introito da non sottovalutare. Così come a livello di bilancio pesa la farmacia comunale, che ha fatto registrare un giro d’affari di 1,226 milioni. Alla fine bilancio e documento di programmazione approvato dalla maggioranza; astenuta la minoranza. OGGETTO di due interpellanze del gruppo «Pian Camuno 4.0», si è parlato anche della scuola della Beata e della galleria drenate sulla frana valle Roncaglia-Pelucco. Per la prima l’attenzione si è concentrata su metrature, possibili ampliamenti e inquinamento acustico; per la seconda già esistono monitoraggio e progetto di sistemazione studiato con il Politecnico di Milano. Ci sono quindi buone possibilità di entrare nei finanziamento su «Italia sicura», ha assicurato il sindaco, che coprirebbero la progettata rimodulazione per un importo di 2,6 milioni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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