Battelli spazzini a caccia della «zattera marrone»

di A.ROM.

Linee elettriche interrotte, alberi sradicati, smottamenti piccoli e grandi, torrenti in piena. Anche il Sebino paga dazio al maltempo. La bomba d’acqua che si è abbattuta sui comuni rivieraschi si è lasciata alle spalle una scia di devastazioni. La strada che conduce in Val Palot rimane interrotta a causa delle decine di alberi che ne occupano la carreggiata e di una frana in località Longhe di Fraine; tra Madonna della Rota e Croce di Marone sono decine le querce e i castagni sradicati. A SULZANO, così come a Sale Marasino, in località Portole, è stata ripristinata la linea elettrica danneggiata nella tarda serata dalla caduta di un albero sui fili; le vie pubbliche tra Peschiera a Sensole di Montisola, e via Cristini a Marone, sono state ripulite dalle ramaglie, mentre a Clusane i fari sono puntati sulla valletta che scende verso Paratico, ma la situazione è sotto controllo. Sempre a Marone, il vento ha distrutto la tettoia di un chiosco al confine con Sale. Decine i volontari dei gruppi di Protezione Civile - coordinati via radio dal Cb Club Sebino - e i vigili del fuoco impegnati a monitorare le varie situazioni, e in particolare a verificare la tenuta dei tombotti dei torrenti. A Toline, infine, la «zattera marrone» che si è formata nella mattinata di lunedì (migliaia di metri cubi di ramaglie, tronchi e immondizia: un chilometro quadrato di pavimento liquido) si sta spostando verso Marone, incalzata dai battelli spazzini.

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