Bienno, dopo la valanga un fiume di dolore

di Claudia Venturelli
La zona teatro del dramma sulle montagne della VallecamonicaAndrea Morandini
La zona teatro del dramma sulle montagne della VallecamonicaAndrea Morandini
La zona teatro del dramma sulle montagne della VallecamonicaAndrea Morandini
La zona teatro del dramma sulle montagne della VallecamonicaAndrea Morandini

«Certe notizie ti lasciano lì... non trovi le parole da scrivere, nemmeno quelle da dire se non ripetere perchè, non ci voglio credere». «Ciao Andrea, amico di serate indimenticabili. Ricorderò sempre il tuo sorriso e la tua voglia di vivere». Il dolore degli amici scorre a fiumi sui social, costellato di frasi e fotografie di Andrea Morandini che sorride, scherza e vive i suoi 35 anni. È anche per questo che l’unica vittima della valanga che venerdì sera si è portata via tutti i suoi sogni era amata e stimata nell’azienda di famiglia in cui lavorava: le Forge Morandini di Cividate. APPASSIONATO di motoslitte, moto da cross, macchine da rally, lo scomparso era un fiume in piena. Un amico con cui era bello condividere il tempo. Lo pensavano i tre amici che venerdì pomeriggio con lui si sono avventurati, ignorando i divieti presenti nel Parco dell’Adamello e sul passo Crocedomini, per accogliere il weekend in sella a una slitta a motore. Lo facevano spesso, in Valcamonica e anche all’estero. Erano tutti attrezzati, con Artva, pala e sonda, avevano persino gli stumenti per una sicurezza di ultima generazione come l’airbag, lo zaino studiato per far gonfiare un grosso pallone pieno d’aria sulla schiena in caso di valanga, così da galleggiarci sopra. Ma in questa occasione non è servito. Il 35enne è stato sepolto da una valanga dal fronte immenso, 400 metri per 200, pesante perchè fatta di neve bagnata e blocchi di ghiaccio. «È un periodo pericolosissimo per affrontare la montagna - spiega Corrado Zancan, vice capostazione della stazione di Breno del Soccorso alpino della quinta Delegazione bresciana -. Le temperature sono in aumento e le cime sono ancora innevate; serve tantissima prudenza». Venerdì sera lui con i suoi colleghi è salito ai 2.000 metri di quota della disgrazia per bonificare la zona e si è trovato davanti una scena surreale. La motoslitta è riemersa insieme alla vittima dopo le operazioni degli amici prima e del tecnico dell’elisoccorso del Cnsas poi. La notizia ha sconvolto Bienno, dove Andrea era nato e viveva, e la valle imprenditoriale che abbraccia idealmente il dolore di papà Vanni. Secondo di tre fratelli dopo Maurizio e prima della piccola Letizia, Andrea Morandini verrà salutato domani alle 17 durante il funerale nella parrocchiale di Bienno. •

Suggerimenti