Boschi e sentieri, scatta il mega lifting

di Lino Febbrari
La Valle Allione: sotto i ferri la strada per malga CampolungoLa Strada del Vino di CervenoMalga Campolungo a Malonno
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La Valle Allione: sotto i ferri la strada per malga CampolungoLa Strada del Vino di CervenoMalga Campolungo a Malonno

Cinque consorzi forestali della Valcamonica (l’unico escluso è quello dell’alta Valle di Edolo), direttamente o indirettamente, hanno fatto la parte del leone aggiudicandosi circa un quarto degli otto milioni e 500 mila euro che tramite un bando Regione Lombardia ha destinato allo sviluppo del settore agro-forestale e in particolare a progetti di manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità agrosilvopastorale.

I CINQUE ENTI consortili che hanno in carico la gestione di diversi tracciati boschivi e alcuni Comuni che li gestiscono in proprio, complessivamente si sono portati a casa 2 milioni e 350mila euro. Di questa somma ben 600 mila euro sono andati al Consorzio forestale e minerario Valle Allione, che li utilizzerà per concretizzare quattro progetti. «I quattro interventi progettati che ci sono stati finanziati - spiega il direttore Christian Donati - si riferiscono alla sistemazione della Strada del Vino di Cerveno, quindi sul fondovalle, mentre gli altri sono previsti in quota, e precisamente interesseranno il collegamento che porta a malga Campolungo di Malonno sulla testata della Valle Allione e la mulattiera nella valle del Sellero in territorio di Ono San Pietro. Sempre nel Comune di Ono - aggiunge il tecnico - metteremo mano alla strada che costeggia il torrente Blé e che serve una zona boscata denominata la Pagherina. Tutti e quattro gli interventi riguarderanno opere di riqualificazione e ammodernamento delle carreggiate, dei muretti di sostegno e di tutte le altre infrastrutture atte a migliorare e garantire al sicurezza della viabilità cosiddetta minore». Nella casse dei Comuni di Monno e Temù sono finiti 189 mila e 402 mila euro per tre progetti che verranno concretizzati dal Consorzio Due Parchi.

Il Pizzo Camino ne ha raggranellati 300 mila, mentre quello della Bassa Vallecamonica ne ha incamerati oltre 152 mila; altri 151 mila li ha ottenuti il Comune di Darfo. La lista si chiude con il Pizzo Badile (quasi 160mila) e i Comuni di Braone (poco meno di 90mila) e Niardo (circa 108 mila). Insomma, una bella boccata d’ossigeno per le realtà consortili in difficoltà da qualche tempo a questa parte nell’ottenere contributi e commesse.

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