«Burocrazia, no alla black list»

di L.RAN.
Elena Broggi sindaco di Ono
Elena Broggi sindaco di Ono
Elena Broggi sindaco di Ono
Elena Broggi sindaco di Ono

La diffida del prefetto era un atto dovuto, ma ha inevitabilmente innescato un vortice di reazioni tra gli amministratori. Specie in Valcamonica dove si contano dieci dei 26 Comuni e tre su quattro delle Unioni dei Comuni che non hanno ancora ottemperato all’approvazione del rendiconto di gestione 2017. E che se non lo faranno entro 20 giorni rischiano il commissariamento. Berzo Demo ritiene di essere stato inserito a torto nella black list avendo approvato il documento il 7 maggio. Il sindaco di Bienno e del suo borgo di Prestine, ha un’articolata giustificazione per il ritardo. «A febbraio abbiamo partecipato al bando per cercare di ottenere i fondi stanziati dal Governo per poter adeguare le nostre scuole alle normative antisismiche - spiega Massimo Maugeri -. Peccato che a causa della scarsità dei fondi rispetto alle richieste, questi siano andati ad esclusivo beneficio dei Comuni italiani con una perdita di bilancio. Bienno, che ha i conti a posto grazie alla fusione con Prestine ed ai proventi della centralina sul Vaso Re, non ha potuto accedere a questi fondi perché è un Comune virtuoso. In Italia va proprio tutto al contrario: magari con il prossimo bando assegneranno i fondi a chi ha approvato in ritardo il bilancio?». Maugeri poi precisa: «Il rendiconto di gestione - grazie allo stoico lavoro degli uffici ridotti all’osso- era pronta entro la scadenza, ma abbiamo dovuto attendere il parere del revisore: ecco spiegato il ritardo». Cividate si è allineato nel Consiglio comunale di ieri. mentre Elena Broggi, nella duplice veste di presidente dell’Unione dei Comuni della Media Valle Camonica e sindaco di Ono San Pietro, si fa portavoce del sentimento di tutti gli amministratori camuni. «Nel rispetto del ruolo del prefetto accettiamo il richiamo, ma ci permettiamo di sottolineare che i toni della diffida siano eccessivi. Considerate le oggettive difficoltà in cui versano gli enti locali, sia dal punto di vista delle risorse umane che economiche, dal prefetto i sindaci ed i presidenti delle Unioni si aspetterebbero sostegno e comprensione e non certo richiami mediatici». L’Unione voterà il documento contabile il 30 maggio. •

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