Considerando la grande ricorrenza e il ruolo importante avuto dall’alta valle nel dramma del primo conflitto mondiale, il tema era quasi obbligato; così il gruppo «Resistere» di Saviore dell’Adamello non ha perso l’occasione di dedicare il proprio quattordicesimo calendario, un lavoro sempre molto atteso, alla Grande guerra.
«La Guèra del quindas-dasdòt - Ricordando la Grande guerra» è il titolo del nuovo lünare de Saviùr realizzato dall’associazione del paese che ha nel motto «Una sfida, una ricerca e un esperimento» la propria ragion d’essere.
Il viaggio di Resistere nelle tradizioni, nella storia e nella vita della comunità valsaviorese si sofferma sul primo conflitto mondiale perchè venne combattuto anche sulle creste molto vicine a queste comunità (nella Valle Adamè), e perchè vide protagonisti «molti dei nostri concittadini: vi furono caduti che oggi i numerosi monumenti ricordano, e il gruppo Resistere affida ai lettori e agli affezionati il lunario di Saviore con l’augurio sincero che il ricordo della guerra possa coinvolgere tutti in un progetto di pace».
Il documento per un anno ricorda gli eventi nazionali del conflitto, ma si sofferma anche sugli episodi bellici territoriali commentandoli con foto dell’epoca ma anche con immagini più recenti che fermano momenti di vita e d’armi delle comunità di Saviore, Valle, Isola, Ponte e Fresine, e con testi di canti dell’epoca. Inoltre offre un importante rimando a un luogo familiare: quel passo di Campo che dall’antichità ha rappresentato il valico più agevole per spostare le mandrie e le greggi dalla Valsaviore verso le Valli Giudicarie, e che quando rombava il cannone accolse due compagnie del battaglione «Edolo» con compiti difensivi.
Infine, un capitolo dedicato alla stessa località rievoca invece la drammatica valanga che distrusse gran parte della caserma Campellio: era caduta in un terribile 3 aprile del 1916, nel mezzo del conflitto, provocando la morte di ottanta soldati che successivamente erano stati sepolti nel cimitero militare di Isola. L.RAN.