Canoni idroelettrici «Una risorsa utile a ricreare il lavoro»

La situazione occupazionale della Valcamonica resta seria, drammatica per i tanti rimasti senza un posto, e le dichiarazioni del segretario generale della Cisl provinciale, Francesco Diomaiuta, hanno incrociato la battaglia delle ex dipendenti della «Nk» di Nadro di Ceto, che in questi giorni hanno ripreso la loro pacifica protesta all’esterno della sede della Comunità montana. IN SINTESI, il sindacalista è chiesto come verranno utilizzate le risorse che derivano dai canoni degli impianti idroelettrici (due milioni di euro in quattro anni) che la Provincia trasferirà alla Comunità montana invitando il presidente dell’ente comprensoriale Oliviero Valzelli a fare «scelte coraggiose di priorità», e anziché a turismo e cultura destinare i fondi all’occupazione. «Capisco e condivido l’affermazione di Valzelli sul fatto che i posti di lavoro nascono principalmente dal coraggio d’impresa, ma mi permetto di sottolineare un’altra parte del suo ragionamento. Scelte di priorità sull’utilizzo di queste risorse non possono che portare alla creazione di condizioni di vantaggio che muovano l’impresa privata». Diomaiuta va poi oltre la definitiva chiusura della Nk quando ricorda che «in valle c’è una desertificazione industriale ed è necessario dare una scossa perché lungo l’asse dell’Oglio si sviluppi e trovi casa una rinnovata cultura industriale. L’accordo fra Provincia e Comunità montana è quadriennale: perché non investire nel lavoro e nell’occupazione la maggior parte dei trasferimenti del primo anno (500 mila euro)? Le forme studiamole insieme, dalla riduzione dei costi energetici per chi inizia al pagamento dei contributi previdenziali per le nuove assunzioni; passando dalla creazione di cooperative per lavori di pubblica utilità, e diamo un segnale forte al territorio e alla gente, perché l’occupazione è la priorità a cui si deve dare risposta». Intanto, nei giorni scorsi un imprenditore camuno si era detto interessato a rilevare l’azienda di Nadro diversificando l’attività, ma ha dovuto desistere. • L.RAN.

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