Capo di Ponte, la fotografia ha trovato casa

di Luciano Ranzanici
La bellissima Pieve di San SiroUno scatto del fotografo bresciano Gian Butturini: anche lui sarà tra i protagonisti del festivalLo scalone interno di Casa Briscioli, una delle location selezionate
La bellissima Pieve di San SiroUno scatto del fotografo bresciano Gian Butturini: anche lui sarà tra i protagonisti del festivalLo scalone interno di Casa Briscioli, una delle location selezionate
La bellissima Pieve di San SiroUno scatto del fotografo bresciano Gian Butturini: anche lui sarà tra i protagonisti del festivalLo scalone interno di Casa Briscioli, una delle location selezionate
La bellissima Pieve di San SiroUno scatto del fotografo bresciano Gian Butturini: anche lui sarà tra i protagonisti del festivalLo scalone interno di Casa Briscioli, una delle location selezionate

Otto mostre fotografiche firmate da altrettanti artisti di livello nazionale e internazionale che le hanno realizzate o allestite in alcune storiche residenze e siti di Capo di Ponte. Questo il «cuore» della terza edizione del festival della fotografia «Segni», all’interno del quale, sabato 23, si terrà la prima «Notte in bianco e nero», e al quale è abbinato, anche quest’anno, un concorso aperto a tutti. In cabina di regia ci sono Infopoint e Comune con il fotografo Graziano Filippini (direttore artistico della rassegna), con la collaborazione di Sergio Turetti e di Veronica Marioli.

SARÀ IL CENTRO storico di Capo di Ponte, con i suo cortili e i suoi angoli suggestivi, i suoi palazzi e le sue case, il contenitore delle otto mostre. A quella dedicata a Gian Butturini è stata riservata l’artistica cornice di Casa Malaguzzi, che accoglierà le foto dei suoi reportage, inserite tra l’altro nell’omonimo libro illustrato a lui dedicato «Daquiri 2.0». Casa Briscioli ospiterà invece la mostra del torinese Enrico Martino «Carreteras de papel», dedicata agli scrittori latinoamericani; Casa Tempini la sequenza di immagini del bresciano di Comezzano Simone Capretti «The white lady: esencias».

E ancora i locali dell’oratorio ospiteranno gli scatti del belga Jean Janssis per la raccolta intitolata «Etreintes de Terre», mentre nel caratteristico fienile di piazza Roma saranno esposte le foto del ceco Martin Dokoupil nella mostra « Ol 3D: viste da gigante». Alla Città Della Cultura saranno in visione per la mostra «In qualche parte del mondo» gli scatti di Ken Damy e Gian Butturini. Infine nella Pieve di San Siro le immagini di Serena Gallini, raccolte nella serie «In punta di piedi». Tutti gli autori saranno presenti in settimana per incontrare il pubblico (il programma completo sul sito ufficiale del festival).

La piacevole scoperta della terza edizione di «Segni» sarà la presenza di un personaggio universalmente riconosciuto come archeologo di livello mondiale, piuttosto che come fotografo: l’87enne professor Emmanuel Anati, che al festival della fotografia di Graziano Filippini presenterà, sempre alla Città della Cultura, la mostra «Mito d’origine» (martedì alle 20.30). La manifestazione, che fa dialogare gli artisti con il territorio e il suo patrimonio, inizierà oggi alle 17 nella sala conferenze della Città Della Cultura: verranno presentati gli artisti e a seguire ci sarà l’incontro con Ken Damy, che illustrerà la mostra «In qualche parte del mondo». Le mostre saranno aperte oggi dalle 20 alle 23, domani dalle 14 alle 20, sabato 23 dalle 14 per la «Notte in bianco e nero», domenica 24 dalle 13 alle 18.

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