L’esordio dello scorso anno aveva visto una notevole partecipazione, e così il Parco dell’Adamello ha deciso di bissare rilanciando una iniziativa pensata per valorizzare le tradizioni locali e il rapporto dei camuni con la natura.
L’invito è quindi quello di partecipare nuovamente al premio per il miglior «Orto alpino»: uno strumento ideato per promuovere la sopravvivenza e il rilancio di centinaia, forse migliaia di piccole porzioni di territorio a conduzione familiare che appartengono al tipico e all’«identitario».
LO SCORSO ANNO il premio era finito nelle mani di un ex bancario di Corteno, Luigi Plona, il quale aveva realizzato il suo curatissimo «brolo» in una posizione decisamente panoramica e «coraggiosa», proprio a ridosso di un torrente, meritandosi questa motivazione: «Per la tenacia, la passione e la dedizione a mantenere un orto combattendo con la forza della natura, ma rispettandola, tenendo vivo un aspetto storico del paesaggio con cura e costanza».
Gli interessati alla nuova gara (aperta ai residenti nel 40 comuni della ValcCamonica) dovranno fotografare (max 3 immagini) e segnalare i loro appezzamenti al Parco dell’Adamello, sede di Breno, entro le 12 di venerdì 12 agosto via e-mail o per posta ordinaria: una giuria di esperti li visiterà, previo accordo con i partecipanti, e infine li valuterà. La premiazione si terrà in occasione della rassegna «Del Bene e del bello» del prossimo ottobre, e ai primi tre classificati spetteranno buoni acquisto spendibili nel «Mercato dei sapori», nella zona di sosta in località Toroselle di Esine, lungo la superstrada 42. L.RAN.