Ceto travolto da un’ondata di fango e detriti

di Luciano Ranzanici
I danni provocati a Ceto dall’esondazione del torrente Figna
I danni provocati a Ceto dall’esondazione del torrente Figna
I danni provocati a Ceto dall’esondazione del torrente Figna
I danni provocati a Ceto dall’esondazione del torrente Figna

Anche la media valle è in ginocchio dopo l’ondata di maltempo di lunedì. E tra i paesi più colpiti c’è sicuramente Ceto, dove l’esondazione del torrente Figna (tra Cimbergo e Ceto), ostruito da un albero caduto nelle vicinanze della linea ferroviaria, della ex Statale 42 e del bivio della strada per Ono San Pietro, ha provocato paura e devastazione. Il corso d’acqua, che in quel tratto transita sotto la ex Statale per poi buttarsi nel fiume Oglio, ha rigurgitato melma e fango in via Donatori di Sangue, via Alberto Tarsia e soprattutto via Nazionale, nel territorio di Nadro, interrompendo anche la linea ferroviaria. La strada ingombrata dai detriti è stata immediatamente chiusa e in serata sono entrati in azione gli escavatori per rimuovere la grande mole di materiale accumulatosi. Un grande lavoro stanno svolgendo in queste ore i vigili del fuoco e la Protezione Civile. Stante il protrarsi delle condizioni di pericolosità, il sindaco Marina Lanzetti ha provveduto a chiudere per la giornata di ieri (e forse anche per quella odierna) le strade interessate, compresa la ex Statale 42, e le scuole. Sempre nella tarda serata il suo vice Natale Gaudenzi ha chiesto a Ster di Brescia e Prefettura un urgente sopralluogo, perché il torrente Figna è inserito nel reticolo maggiore di competenza regionale. LA PULIZIA è proseguita incessantemente ieri per ripristinare il transito sulla ex Statale e sono state sgombrate dal fango via Tarsia e via Donatori di Sangue. Il sopralluogo dei funzionari e dei tecnici dello Ster servirà anche a quantificare l’entità dei danni in vista dei lavori di sistemazione. Ma non è finita, perché sempre a Ceto la briglia di contenimento realizzata sul Figna, a nord di Nadro, è stata ostruita da ramaglie e fango che hanno fatto quasi tracimare il vascone di accumulo. Fortunatamente è stato scongiurato lo sversamento di materiale nell’abitato. La briglia è stata già ripulita per evitare ulteriori pericoli. Da registrare infine anche una frana in Valpaghera, dopo la località Ponti Lunghi (dove nel giugno di cinque anni fa crollò il ponte militare). Qui la strada è chiusa. Scuole chiuse a Cedegolo. A Cividate da registrare il cedimento di una decina di metri del muro sull’argine del fiume Oglio, di fronte alla centralina comunale, mentre fortunatamente il livello sotto il ponte all’ingresso del paese si è decisamente abbassato. A Breno le piogge hanno provocato in più parti l’esondazione dell’Oglio. Allagate diverse cantine nella zona del Ponte della Madonna. Per precauzione è stata chiusa la ciclabile, come pure per alcune ore la superstrada. •

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