Cima Nera, panorami mozzafiato con vista sul lago delle Marmotte

Sosta in  vetta alla Cima Nera
Sosta in vetta alla Cima Nera
Sosta in  vetta alla Cima Nera
Sosta in vetta alla Cima Nera

Cima Nera, oltre i 3000. Lassù durante la Grande Guerra i soldati austriaci crearono una seconda linea di difesa. Montagna che nel maestoso mondo del gruppo del Cevedale appare modesta ma che offre la possibilità d'una bella escursione fuori dai canoni, insolita, panoramica, senza particolari difficoltà.Da Cogolo in Val di Pejo ci si porta al parcheggio (a pagamento) della Centrale elettrica della Val della Mare. Si sale alla vicina Malga Mare e si continua su sentiero sino al Rifugio Larcher, al cospetto dei ghiacciai e punto di partenza per numerose escursioni e ascensioni sulle gigantesche montagne della zona come il Cevedale e il Palon de La Mare (ascensioni già descritte in Zaino In Spalla).La Cima Nera ci sovrasta, vicinissima. Prendiamo sulla destra del rifugio un sentiero che, a mezzacosta, scavalca le propaggini più basse della cresta Sudest della Cima Nera. Appare il piccolo lago delle Marmotte, gioiellino in mezzo al deserto d'alta quota; il sentiero segnalato prosegue verso Est e attraversa il vallone. Noi lo abbandoniamo e deviamo a sinistra lungo una vecchia mulattiera di guerra, non segnalata ma evidente. Guadagnamo quota sopra la conca di origine glaciale che ospita le acque del lago; superiamo un primo gradino per raggiungere una piccola conca. Si prosegue alla destra della cresta Sud sino alla base dell'anticima di quota 3031 che si raggiunge con qualche tornante. Ci si ritrova sulla cresta Sud; la Cima Nera è a portata di mano. Si percorre la dorsale circondati da fantastici panorami e si raggiunge la vetta da dove si ammirano ghiacci e cime: Vioz, Palon de La Mare, Cevedale, Gran Zebrù, Ortles e, verso Sud, il gruppo Adamello-Presanella. Un itinerario alternativo riservato agli esperti con buona gamba è salire sulla Cima Nera dalla sua cresta Sudovest. Dal rifugio si sale senza alcuna traccia e senza percorso obbligato tra pietre, erba e roccette lungo la ripidissima scarpata. Giunti in cresta la si percorre sino al punto in cui si congiunge con la cresta Sudest e parte la cresta Sud. Si prosegue ora tra roccette e erba sino alla anticima di quota 3031 e alla Cima Nera. Si torna dallo stesso percorso di salita oppure, una volta vicini al lago delle Marmotte, si prosegue verso il Lago Lungo e si rientra a Malga Mare.Il prossimo itinerario sarà pubblicato il 13 agosto

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