Cogno, la spesa cooperativa
è diventata un racconto

La sede attuale della coop
La sede attuale della coop
La sede attuale della coop
La sede attuale della coop

Per decenni le cooperative sociali (o di consumo) sono state una risorsa fondamentale per tantissisme comunità. Anche per quella di Cogno, che l’aveva vista nascere nel 1920, come negozio d’alimentari per vederne poi dal 1931 l’evoluzione in Società anonima cooperativa di consumo (dal 1937 agli alimentari si aggiunsero i tessuti) e dal 1998 in cooperativa Sette Camini.

Nel 2016 la fusione con Arcobaleno cooperativa sociale onlus decisa con l’obiettivo di «valorizzare il proprio patrimonio sociale». In precedenza, nel 1984, quando la grande distribuzione iniziava ad avanzare e a procurare i primi problemi alla gestione cooperativistica, l’oggetto sociale della società era stato cambiato, mutando la funzione originaria in «assistenza generica» ai soci e agli anziani.

Infine, dallo scorso anno nello storico immobile di via Vittorio Veneto è subentrata la coop Arcobaleno di Breno, che ha destinato il quasi centenario edificio all’attività della sua «Agricola», una cooperativa sociale. Dei 96 anni di questa importante realtà voluta nel 1920 da Vittorino Olcese, titolare dell’omonomo cotonificio, e destinata ai dipendenti (che acquistavano i generi alimentari nel negozio in ditta e si vedevano trattenere la spesa direttamente in busta paga) si è parlato ieri sera nell’ex convitto Olcese. In primo piano la presentazione di un opuscolo sulle vicende della cooperativa sociale curato dallo storico e romanziere Giannino Botticchio (e regalato al pubblico presente) e l’intervento di Angelo Farisoglio, l’attuale presidente della società Arcobaleno. L.RAN.

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