Comuni in difficoltà?
La fusione è la risposta

Ai tempi in cui era sindaco di Cedegolo (dal 1999 al 2009), Pierluigi Mottinelli aveva ripetutamente promosso l’idea di costituire il Comune unico di Valsaviore: forse era troppo in anticipo sul pensiero generale, e in effetti aveva ricevuto un netto e corale no dai suoi colleghi.

Sono trascorsi oltre 10 anni da quel periodo; qualcuno nel frattempo ha davvero giocato la carta del matrimonio amministrativo e l’attuale presidente della Provincia ha rilanciato il dibattito attorno a questa opportunità in un incontro svoltosi in Comunità montana con il presidente degli enti comprensoriali, Oliviero Valzelli, i presidenti delle sette unioni dei comuni della Valcamonica e i sindaci.

IN QUELLA occasione Mottinelli ha rilanciato la proposta di fusione fra piccoli comuni, «che così avrebbero maggiori potenzialità di sviluppo, con ricadute positive su tutto il territorio». Citando il recente esempio di accorpamento di Prestine con Bienno, l’attuale presidente della commissione Montagna dell’Anci nazionale ha sostenuto che «si deve affrontare con coraggio la richiesta di cambiamento e di riduzione della pressione fiscale creando maggiore massa critica. Con le fusioni e i conseguenti contributi garantiti per 10 anni (400 mila euro ogni 12 mesi dallo Stato) si è in grado di rispondere in modo migliore alle esigenze dei cittadini».

L’incontro brenese ha consentito ai partecipanti di trattare anche un altro importante argomento: le gestioni associate dei servizi pubblici per le quali la Provincia sta predisponendo un progetto (per aggregare le spese e condividere le progettazioni, utilizzando le nuove tecnologie per ridurre i costi migliorando la qualità dei servizi) accompagnato dallo stanziamento di 100 mila euro.

In particolare risulteranno secondo strategici i servizi che si riferiscono alla Centrale unica di committenza, alla statistica, al Sistema bibliotecario, al Centro servizi territoriale, alla rete di illuminazione pubblica, alla piattaforma tecnologica e quelli delle verbalizzazioni delle contravvenzioni e alla raccolta fondi sull’accesso diretto ai cofinanziamenti europei.

Valzelli è intervenuto sottolineando la positività della collaborazione fra Provincia ed enti comprensoriali valligiani, «che attualmente viene dimostrata dal trasferimento dei canoni idrici provinciali; canoni che per la Valcamonica hanno un valore di circa 500 mila euro annui». Lo stesso Valzelli ha poi definito opportuno «un progetto di promozione e di valorizzazione della Valcamonica che veda la Comunità montana coordinatrice dei Comuni e delle singole Unioni. Per realizzarlo riteniamo utile la costituzione di un coordinamento delle sette unioni dei comuni già presenti». L.RAN.

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