Con i ragazzi di «Altravoce»
la musica non ha più confini

di Luciano Ranzanici
I ragazzi dell’orchestra Altravoce durante un concerto
I ragazzi dell’orchestra Altravoce durante un concerto
I ragazzi dell’orchestra Altravoce durante un concerto
I ragazzi dell’orchestra Altravoce durante un concerto

A presentare l’evento è stato Giorgio Moscardi, 16enne di Breno, percussionista e timpanista. Uno dei musicisti «speciali» che domani sera alle 20.45 si esibiranno in un concerto davvero unico nel suo genere. «Diversità in sinfonia» è il nome dell’evento musicale che vedrà sul palco del centro congressi di Boario gli oltre venticinque giovani del centro di musicoterapia orchestrale dell’associazione «Altravoce», che ha sede proprio a Boario, e l’orchestra di fiati Valle Camonica, diretta da Denis Salvini.

LA MANIFESTAZIONE, che è sostenuta dal Distretto Culturale di Valle Camonica e promossa anche da Brescia Filharmonia e da Angelman onlus, vedrà i ragazzi diversamente abili, diretti dal maestro Fabio Dalceri, che è anche presidente della onlus, eseguire la sinfonia numero 9 di Antonìn Dvoràk «Dal nuovo mondo». In Comunità Montana, alla presenza dell’assessore Simona Ferrarini, Giorgio Moscardi, accompagnato dal papà Sandro, ha voluto raccontare, attraverso un suo scritto, le emozioni e le sensazioni che sta provando. «Da mesi studiamo la sinfonia, un’opera molto complessa che suoneremo per voi: non vediamo l’ora di esibirci». Il maestro Dalceri ha spiegato come il concerto sia «un modo per far conoscere un mondo alla rovescia, con la fragilità che siederà su palco a fianco di un’eccellenza qual è l’orchestra di fiati Valle Camonica. Per i ragazzi si tratterà di un’emozione forte, che sarà motivo di crescita considerati i notevoli progressi fatti in quest’ultimo triennio».

Il maestro Salvini si è detto «entusiasta di avere l’opportunità di sostenere un progetto di questo tipo, essendo abituati solitamente a lavorare a livello professionale. Ci sentiamo assolutamente in sintonia con la diversità, tanto che quest’anno siamo particolarmente vicini all’associazione Angelman che si occupa dei bambini afflitti dall’omonima sindrome».

Infine Silvia Franzoni, educatrice di Altravoce, ha voluto far emergere il ruolo delle famiglie, «che hanno assecondato il nostro progetto e che soprattutto hanno creduto nei loro figli».

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