Da Corteno a
Ponte un
bollettino di guerra

di Lino Febbrari
La Statale chiusa ieri appena dopo Edolo a causa delle ramaglie e dei tronchi caduti sull’asfalto
La Statale chiusa ieri appena dopo Edolo a causa delle ramaglie e dei tronchi caduti sull’asfalto
La Statale chiusa ieri appena dopo Edolo a causa delle ramaglie e dei tronchi caduti sull’asfalto
La Statale chiusa ieri appena dopo Edolo a causa delle ramaglie e dei tronchi caduti sull’asfalto

Un disastro di ingenti proporzioni, con i sindaci che tramite la Comunità Montana sono pronti a chiedere alla Regione lo stato di calamità naturale. Dal Tonale alla Valsaviore, passando per la valle di Corteno fino all’Aprica, non si contano gli smottamenti, gli allagamenti e le interruzioni stradali causate dalla caduta di alberi. Un vero e proprio bollettino di guerra. Che comincia con l’esondazione, lunedì pomeriggio, di un torrente a San Pietro di Corteno Golgi. Che prosegue nel tardo pomeriggio con l’evacuazione a Edolo di due famiglie per la possibile tracimazione del torrente Ogliolo, con la chiusura dei ponti Lazzaretto e Trivia e, in tarda serata, con la lo stop per un paio d’ore sulla Strada del Tonale all’altezza di Forno Allione. DA AGGIUNGERE le numerose interruzioni dell’energia elettrica a Sonico, Garda, Malonno, Ponte e in altri centri abitati, i comignoli strappati dai tetti insieme a tegole e infissi (a Doverio, frazione di Corteno, alcuni pezzi di un ponteggio sollevati dalla violentissime raffiche si sono letteralmente inchiodati alla copertura). Non bastassero le precipitazioni, nella notte tra lunedì e martedì ci ha messo lo zampino pure il vento: micro trombe d’aria hanno sradicato migliaia di alberi di alto fusto in diverse località. Senza contare le mulattiere e la viabilità minore. Ieri mattina risultava interrotta la Statale appena dopo Edolo in direzione dell’alta Valle e la comunale che dalla statale dell’Aprica conduce alla frazione di Vico, isolando di fatto il paesino. «La situazione è drammatica - commentava attorno alle 11 di ieri il sindaco di Edolo Luca Masneri - Da poco siamo riusciti a riaprire a senso unico alternato la Statale. Abbiamo ancora il problema di Vico, con più di cinquanta alberi per strada - risolto nel pomeriggio - e siamo preoccupati per la zona del Lazzaretto. Vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri, polizia locale e operai dei consorzi forestali hanno lavorato tutta la notte e a tutti loro va il mio ringraziamento. Chiederemo lo stato di calamità». Nella vicina Sonico l’osservata speciale era la Val Rabbia, ma stavolta sulla ribalta è salita la confinante Val Malga. «Nessun problema dalla Val Rabbia - conferma il sindaco Gian Battista Pasquini - In Val Malga purtroppo una tromba d’aria ha divelto migliaia di alberi e tranciato la linea di media tensione che trasporta energia elettrica ai rifugi. I danni sono ingenti». A Ponte di Legno sono finite a terra centinaia di piante che hanno bloccato la provinciale del Gavia tra Pezzo e Santa Apollonia, messo a rischio per uno smottamento una villetta in via Trento, ma soprattutto cancellato l’area faunistica di Pezzo costata al Parco dello Stelvio oltre un milione e mezzo di euro. Stambecchi, camosci e caprioli si sarebbero salvati. •

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