«Dalla centralina solo grandi benefici»

di L.RAN.
La centralina sul fiume Oglio
La centralina sul fiume Oglio
La centralina sul fiume Oglio
La centralina sul fiume Oglio

Non si è fatta attendere la replica del sindaco Cirillo Ballardini alle critiche mosse dai consiglieri di minoranza Cesare Damiola e Fabio Gelfi sulla centralina sull’Oglio. Il primo cittadino ritiene che i due rappresentanti di «Cividate da vivere» non abbiano letto con attenzione il piano dell’opera, perché «se è vero che le rendite dell’impianto dovranno coprire le rate del mutuo da 3 milioni, di questi 550.000 serviranno a finanziare altre opere pubbliche». Riguardo all’aumento dei costi delle turbine e degli alternatori, il sindaco di Cividate sostiene che i due consiglieri di minoranza abbiano preso «un grosso granchio», perché «hanno fatto riferimento al piano economico-finanziario allegato dal privato quando lo stesso chiese la concessione alla Provincia e che era solo preliminare e non prevedeva tutto il costo della traversa. Quanto alle turbine, se ne ipotizzava una di piccole dimensioni. Ma dopo aver acquisito il progetto dal privato, si è virato sulle Kaplan di grande portata, più costose ma ad alto rendimento». QUANTO ai possibili rischi e imprevisti nel funzionamento, Ballardini spiega: «Abbiamo appaltato con bando pubblico a un’assicurazione la copertura contro eventi atmosferici ed eventuali danni causati da terzi, e mediante le procedure dell’accesso diretto abbiamo acquisito il diritto agli incentivi: se anche la normativa è incerta e mutevole, non possono comunque essere inficiati». Ancora il sindaco ricorda a Damiola e Gelfi che «la fattibilità economica dell’investimento è stata valutata oltre che dal Comune anche dall’Unione dei Comuni degli Antichi Borghi, della quale Cividate fa parte, che ha emesso e gestito il bando, e dalla banca che ha erogato il finanziamento sufficiente a coprire per intero l’intervento». Per ultimo Cirillo Ballardini imputa alla minoranza di aver mutato più volte la propria posizione sull’opera. «Prima definita uno scempio mentre gli enti preposti durante la conferenza dei servizi e la Federazione della Pesca l’avevano giudicata assolutamente conforme, poi gridando allo scandalo perché l’intervento veniva effettuato da un privato che ci avrebbe guadagnato fior di quattrini. Infine lamentando che dopo la realizzazione dell’opera curata dal Comune i guadagni saranno troppo bassi. Ritengo che al termine di ogni esercizio, e quando si valuterà la portata dell’investimento, coloro che vorranno giudicare l’iniziativa in modo obiettivo, numeri alla mano, dovranno convenire sui grandi benefici per il Comune». • L.RAN.

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