Dalla neve ai servizi È l’anno della svolta

Domenico Benzoni Di sicuro sarà cruciale, ma il 2018 di Montecampione sarà di conservazione o di svolta? La stazione turistica sta arrivando a un bivio importante. Per esempio perchè per gli impianti di risalita, passati definitivamente in mano a Montecampione Ski area, è stata lanciata l’ennesima ricapitalizzazione: servono come minimo 350 mila euro entro il 31 gennaio. Sarà un anno cruciale anche per i fallimenti di Montecampione hotels e Alpiaz, attorno ai quali girano l’intera questione dell’accoglienza alberghiera e i problemi della gestione della strada del Plan, dei parcheggi sotto La Splaza bisognosi di sistemazione, delle aree standard. C’è poi il piano di sviluppo turistico della bassa Valcamonica, che dovrebbe portare in zona quei fondi regionali (quanti non si sa ancora) tanto attesi e necessari a far fronte almeno ai nodi più grossi del comprensorio, e da incrementare col contributo di enti locali e comprensoriali e dei privati. Un bivio importante anche per il Consorzio Residenti, impegnato da anni a sottoscrivere una convenzione con i Comuni di Artogne e Piancamuno che metta nero su bianco l’oramai diventato famoso «chi fa che cosa»; vale a dire quali impegni si assumono gli enti locali in merito alla gestione dei servizi pubblici nel villaggio turistico e quali vengono delegati al Consorzio stesso. Finora la firma è scivolata come su una lastra di ghiaccio. «NEL 2018 si chiuderanno queste convenzioni o noi cambieremo registro», ha detto di recente il presidente Paolo Birmbaum, ricordando tra l’altro ad Artogne che l’eventuale applicazione della Tari e della Tasi comporterebbe lo scioglimento del suo ente. Uno spauracchio per Artogne, che si troverebbe in groppa tutta la gestione logistica del comprensorio. Intanto, sabato è convocata l’assemblea dei residenti per discutere il bilancio di previsione. Le entrate contengono un fondo svalutazione crediti per 100 mila euro dovuto ai mancati introiti conseguenti ai fallimenti societari; poi tra gli argomenti di rilievo c’è l’idea di far proprio il cinema ora in mano al curatore fallimentare di Alpiaz, l’alleggerimento degli eventi estivi, che impegneranno comunque economicamente per 85 mila euro. Senza dimenticare voci come manutenzione strade interne, sgombero neve, illuminazione pubblica e gestione dell’acquedotto che normalmente sono a carico dell’ente pubblico mentre a Montecampione spettano proprio al Consorzio; e sono appunto i temi al centro della Convenzione di cui si chiede la firma degli enti locali.

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