Dallo stile alla storia:
l’autunno di Artogne
è creativo e sapiente

Moda e valorizzazione dei mestieri della tradizione si mescoleranno nel cartellone artognese di fine settembre; con due eventi ormai entrati a far parte delle manifestazioni tradizionali.

La mini serie si aprirà domani sera sulla gradinata della chiesa parrocchiale, che si trasformerà in una suggestiva passerella per ospitare «Moda sotto le stelle»: una ventina le modelle e i modelli che sfileranno con gli abiti forniti dalle boutique locali più conosciute con un finale da gran galà in abito da nozze. Quindici le edizioni passate tutte accolte da un folto pubblico e per la sedicesima, come sempre, la speranza è che non sia il cielo a nascondere le stelle del cielo.

NELLA settimana seguente alla sfilata organizzata dalla Pro loco, in calendario compare la terza edizione di Art Omnis (29 e 30 settembre e primo ottobre), una rassegna biennale cresciuta sull’onda di quella che in passato fu definita «Cortili aperti». Qui a prevalere sono storia e artigianato locale, arte e teatro, musica e gastronomia. Di biennio in biennio, a ospitare l’esposizione sono le contrade del paese: prima è toccato all’Imavilla, poi al Castello, ora alla Piazza.

A corollario la riscoperta di quei pochi angoli storici del paese fortunatamente salvaguardati, ma anche la nostalgia per altri scomparsi e celebrati solo da antiche fotografie che fanno parte dell’Archivio storico della cultura di Artogne. ArtOmnis vorrebbe ricordare come il paese in passato fosse depositario del lavoro di molti artigiani, del legno, del ferro; con una forte vocazione agricola. Una sorta di amarcord destinato a stimolare la rinascita di alcune di queste peculiarità o alla scoperta di coloro che magari tra le mura domestiche si dilettano in antichi mestieri.

Annesso alla manifestazione il concorso per un videoclip sul tema «L’Aria», e in anticipo sulla tre giorni, il 28 nella Madonnina sarà proiettato «Il volo dell’angelo», una visita virtuale delle chiese artognesi. D.BEN.

Suggerimenti