Dopo il bianco il verde Lo sci non si ferma mai e si trasferisce sull’erba

di D.BEN.
A Montecampione tornano gli azzurri dello sci d’erba
A Montecampione tornano gli azzurri dello sci d’erba
A Montecampione tornano gli azzurri dello sci d’erba
A Montecampione tornano gli azzurri dello sci d’erba

La neve tardiva ma abbondante e gli investimenti sui «cannoni» (e non solo) hanno permesso di mandare in archivio una stagione invernale più che soddisfacente anche a Montecampione. Ma anche per questa stazione della bassa valle il nodo da sciogliere per un vero rilancio è quello della destagionalizzazione; così, nelle prossime ore ci saranno i primi assaggi di quella che sarà una delle attrattive estive da queste parti. Dopo il grande successo incassato dalla seconda edizione del trofeo internazionale «Onore al Capitano» di enduro vintage svoltosi a fine aprile, ora le porte si spalancano (nuovamente) per lo sci d’erba. In attesa della gara di Coppa del mondo della disciplina che sarà ospitata proprio da Montecampione, e che è prevista per fine luglio, domani, sabato e domenica la località turistica ospiterà il primo allenamento della Nazionale italiana della specialità. Un affollato team costituito da 26 atleti (16 giovani e 10 senior) si cimenterà sul verde della pista Gardena, già conosciuta lo scorso anno in occasione del primo «matrimonio» tra Montecampione e lo sci d’erba. Con loro sono attesi anche alcuni atleti della Nazionale svedese, «che daranno un tocco di internazionalità - sottolineano quelli di Ski area - a questa tre giorni di allenamenti». IL CALENDARIO agonistico di questa pratica sportiva contempla poi appunto una gara di Coppa del mondo già messa in calendario il 28 e 29 luglio, e a seguire (dal 31 luglio al 3 agosto) i Mondiali juniores, con il team italiano che in questa occasione punta ad alzare al cielo la coppa più prestigiosa. La scelta di questo territorio montano condiviso da Artogne e Piancamuno per la pratica dello sci su sfondo verde è il risultato del giudizio sul tappeto naturale dato dai tecnici di settore, i quali hanno ritenuto le piste «perfettamente idonee» per questa disciplina. Anche questo può essere considerato un altro passo sulla strada del rilancio della stazione turistica, che non intende più vivere solo d’inverno ma vuole riportare l’attenzione sulle quattro stagioni per il tempo libero.

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