Eccellenze artigiane
La «qualità del fare»
approda nella rete

«La qualità del fare in Valle Camonica» è il titolo scelto dal responsabile del servizio Cultura e Valorizzazione del territorio della Comunità montana, Sergio Cotti Piccinelli, per il programma di rinnovo del progetto «Segno artigiano»: una campagna avviata dal Distretto culturale e dal sito Unesco alcuni anni fa per valorizzare i produttori artigianali del territorio e le loro realizzazioni ispirate all’arte rupestre.

ADESSO gli stessi soggetti vogliono potenziare questa valorizzazione attraverso la rete, creando una vetrina virtuale dell’artigianato camuno di qualità inserendoci, spiega Cotti Piccinelli, «le migliori storie artigiane locali, raccontando le loro esperienze, spiegando le tecniche e le lavorazioni e i materiali; mostrando le botteghe e i prodotti realizzati. Tutto ciò anche attraverso convegni, corsi ed eventi».

Il nuovo sito di Segno artigiano sarà pronto entro aprile, e offrirà appunto una passerella on line sulla quale appariranno storie, eccellenze manuali e creative, tradizioni e cultura e naturalmente tanti spiriti innovativi che devono necessariamente caratterizzare un comparto che vuole restare a galla.

Come funziona? La Comunità montana ha aperto un bando riservato proprio agli operatori del settore, i quali in modo totalmente gratuito potranno accedere al nuovo portale di Segno artigiano. Per farne parte, continua Cotti Piccinelli, «sarà necessario lavorare all’insegna della qualità e dell’innovazione e tenere uno stretto rapporto con il territorio».

Le migliori storie arrivate all’ente comprensoriale entro il 31 marzo verranno valutate da una commissione tecnica sulla base del regolamento approvato dalla giunta della Comunità montana. Il presidente Oliviero Valzelli e l’assessore alla Cultura e al Turismo Simona Ferrarini affermano: «Vogliamo che gli artigiani possano esprimere l’orgoglio per il loro saper fare e per la loro appartenenza al territorio. Non possiamo impedire gli effetti della crisi, ma far emergere le esperienze che mostrano le potenzialità della valle». L.RAN.

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