È iniziata ieri, e proseguirà anche nel prossimo fine settimana, l’iniziativa per la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze «Le produzioni agroalimentari della Valle Camonica tra identità culturale e mercato». In cabina di regia il Bio-Distretto di Valle Camonica, con partner Fondazione Cariplo, Valcamonica Bio, Parco dell’Adamello, Comunità Montana e Comune di Cerveno. Fondazione Cariplo cofinanzia il programma dell’evento (sostenendo 13 piccole aziende agricole) che si tiene all’interno del percorso di formazione del progetto «Coltivare paesaggi resilienti», attraverso il quale, in un triennio, si punta al recupero e alla valorizzazione dei cereali di media montagna (la segale in particolare e i seminativi). Ieri e oggi (dalle 9 alle 12) le giornate dedicate all’informazione, domenica 3 marzo la festa finale e le conclusioni. Gianni Tosana, presidente del Bio-Distretto, spiega: «Il cibo, la cucina e l’alimentazione hanno assunto ai nostri giorni un’importanza rilevante, ben oltre le specificità nutritive, dietetiche o relative alla qualità espressa. Oggi l’alimentazione in tutte le sue molteplici declinazioni costituisce un elemento essenziale dei cosiddetti stili di vita. In questo contesto i territori dalla piccola vocazione agroalimentare possono e debbono interagire proficuamente con una produzione tradizionale che sia in grado di comunicare al meglio le proprie caratteristiche e qualità». L’INIZIATIVA alla Casa Museo vede la presenza soprattutto di produttori, distributori e ristoratori ma anche dei consumatori. In cattedra Maurizio Sentieri, nutrizionista, autore di testi di antropologia e di storia dell’alimentazione. L’incontro di oggi mette al centro i prodotti agroalimentari del territorio e le loro caratteristiche. •