Edilizia, la crisi pesa
anche in parrocchia

Artogne: il portale della parrocchiale danneggiato
Artogne: il portale della parrocchiale danneggiato
Artogne: il portale della parrocchiale danneggiato
Artogne: il portale della parrocchiale danneggiato

Quando la crisi edilizia si fa sentire ne risentono anche i contributi alle parrocchie. Può sembrare una strana relazione, ma è reale. Perchè per gli enti locali si riducono le entrate legate agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, e ci rimettono anche le istituzioni religiose alle quali spetta per legge l’otto per mille di questi ultimi. Parlando di Artogne, negli ultimi quattro anni, a valere sui bilanci dal 2012 al 2015, il Comune ha accantonato la misera cifra di 1.747 euro da destinare al fondo interventi a favore degli edifici di culto e relative attrezzature.

L’ANALISI di questa voce la dice lunga sull’evidente calo degli interventi edilizi sul territorio: nuove costruzioni o ristrutturazioni. Quattro anni fa la parrocchia dei santi Cornelio e Cipriano ha avuto diritto a 956 euro; nel 2013 la cifra è sensibilmente diminuita, attestandosi a 279 per dimezzarsi ulteriormente nel 2014, a quota 139.

Solo nel 2015 si è registrato quel rialzo che ha portato a 373 euro la sua parte di incasso per oneri di urbanizzazione secondaria. In tutto 1.747 euro che dovrebbe ricevere presto. A conti fatti significa che il Comune in quattro anni ha introitato meno di ventiduemila euro per questa voce.

SULLA BASE della normativa, l’autorità religiosa ha tempo fino al 30 giugno per presentare il programma di massima degli interventi, assicurando la priorità a opere di restauro e risanamento conservativo. Poi, in tre anni dall’assegnazione dei fondi ed entro sei mesi dalla fine dei lavori, la parrocchia dovrà rendicontare su quanto fatto. Dell’assottigliamento dei fondi abbiamo detto, mentre relativamente alle ultime opere spiccano la ristrutturazione dell’oratorio, il marciapiede attorno alla chiesetta di Sant’Andrea e la sistemazione del tetto della cinquecentesca chiesa della Madonnina. E forse presto si interverrà anche sul portale della parrocchiale, in arenaria grigia, aggredito dal «cancro della pietra» che lo rende color ferro. D.BEN.

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