Energia e strade, corsa ai fondi

Estromessa dall’assegnazione di importanti finanziamenti regionali (ricordiamo i ricorsi ancora aperti sul Piano di sviluppo locale), la Valcamonica punta adesso su un’altra occasione di crescita. La offre il «Fondo regionale per lo sviluppo delle valli prealpine», una risorsa che prevede il cofinanziamento locale di interventi di rilancio e che 17 diversi progetti valligiani cercheranno di sfruttare.

In campo ci sono nove comuni della media valle e dell’Altopiano del Sole (Angolo, Borno, Cerveno, Losine, Lozio, Ono San Pietro, Ossimo, Paisco e Piancogno), con quali speranze? Ottime secondo il sottosegretario alla presidenza della Regione, Ugo Parolo, arrivato giovedì in valle per incontrare i sindaci insieme al presidente della Comunità montana Oliviero Valzelli. Sul tavolo proprio la presentazione del bando di selezione per i finanziamenti a valere su un Fondo mirato sui territori di montagna e rivolto ai piccoli comuni (fino ai 15 mila abitanti) e alle aggregazioni di almeno cinque municipi con la Comunità montana come capofila.

«Riducendo al minimo le tempistiche e dopo un fattivo confronto con il territorio, siamo di fronte a 17 progetti che potranno essere sicuramente realizzati nel tempo - ha affermato Parolo -, grazie al nostro contributo e al sostegno della Comunità montana, oltre che alla quota di cofinanziamento a carico delle amministrazioni locali».

«Grazie a questo bando le nostre amministrazioni riusciranno a realizzare una serie di opere strategiche per i loro territori - ha aggiunto Valzelli - e propedeutiche anche per frenare lo spopolamento dalla montagna, che sta anche alla base della proposta regionale su territori come il nostro. Per parte nostra mettiamo a disposizione poco più di 500 mila euro, dimostrando con questo primo stanziamento la volontà e l’impegno d’essere vicini ai nostri comuni, cercando anche di favorire il superamento di certi campanilismi».

Il costo delle opere da realizzare assomma a quasi 4 milioni e i contributi chiesti alla Regione sono nell’ordine di poco meno di un milione e 300 mila euro (la quota di finanziamento regionale per ogni strategia e di 1.285.000 euro); infine, il cofinanziamento complessivo ammonta a 2.682.000 euro. La parte del leone la fa il comune di Piancogno con tre progetti, ma l’opera di impegno maggiore è la centralina idroelettrica «Coren del Re» di Cerveno (929.280 euro), seguita da analogo impianto sulla sorgente Rio di Lozio (369 mila euro) e dalla realizzazione di una strada di collegamento strategica tra le vie Mossino e Zeva, con la costruzione di parcheggi e box interrati (357 mila) a Ono San Pietro. L.RAN.

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