Esce di casa e non fa più ritorno Lo scrittore scompare di nuovo

di Paola Buizza
Lo scrittore  Franco GaudianoLe ricerche di Franco Gaudiano  durante la «scomparsa» del 2012
Lo scrittore Franco GaudianoLe ricerche di Franco Gaudiano durante la «scomparsa» del 2012
Lo scrittore  Franco GaudianoLe ricerche di Franco Gaudiano  durante la «scomparsa» del 2012
Lo scrittore Franco GaudianoLe ricerche di Franco Gaudiano durante la «scomparsa» del 2012

È successo ancora. Franco Gaudiano, 58enne di Darfo Boario Terme, è scomparso nei boschi. Come nel 2012, quando svanì improvvisamente nel nulla per poi essere ritrovato sano e salvo dopo sei giorni di confuso vagare. Dal 20 settembre la moglie non ha più sue notizie. La famiglia ha aspettato di vederlo tornare a casa, ma venerdì sera l’apprensione è diventata insostenibile e la moglie ha deciso di presentare una denuncia di scomparsa ai carabinieri di Darfo. Che si sono subito attivati per le ricerche. Ieri mattina alla chiesetta di Sciano, militari, vigili del fuoco, protezione civile e Soccorso alpino hanno allestito il campo base. Per trovare il 58enne sono stati battuti i sentieri che da Sciano, dove l’uomo è stato avvistato l’ultima volta, portano verso Pianezze e il monte Altissimo. Il 58enne, insegnante d’inglese, scrittore, marito e padre, è molto conosciuto in Valcamonica. AL SUO ATTIVO ha anche la pubblicazione di un libro nel quale racconta le avventure di una donna che sparisce vicino a una grotta, fra le montagne camune. Una vicenda simile a quella sperimentata da lui stesso sei anni fa. Non fantasia, ma pura realtà la sua; con l’incipit lungo i sentieri fra il Lago Moro e la località Sorline dove, arrivato per una passeggiata, Gaudiano lasciò cellulare e chiavi di casa «per camminare più leggero». Erano le 8.15 del 31 maggio 2012 quando iniziò la sua Odissea. Fu poi lui stesso a raccontare di avere iniziato a vagare senza meta dopo una caduta. Sei lunghi giorni trascorsi nei boschi, alla ricerca di cibo - noci, fiori e qualche foglia - e bevendo dai ruscelli. Raccontò di essere stato colto dalla frustrazione per la difficoltà di trovare un lavoro dignitoso. Una fragilità che improvvisamente era emersa fra terra, alberi e cielo. Al sesto giorno l’incontro a Clusone, in provincia di Bergamo, con due motocrossisti, la chiamata ai carabinieri e il ritorno a casa. Dove anche oggi lo aspettano, con speranza e preoccupazione. •

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