Ex Nk: le operaie
si «arrendono»
al freddo

di Luciano Ranzanici
Sospeso il presidio delle ex operaie per il clima troppo rigidoLa vicenda NK ha riacceso i riflettori sulla crisi del lavoro in valle
Sospeso il presidio delle ex operaie per il clima troppo rigidoLa vicenda NK ha riacceso i riflettori sulla crisi del lavoro in valle
Sospeso il presidio delle ex operaie per il clima troppo rigidoLa vicenda NK ha riacceso i riflettori sulla crisi del lavoro in valle
Sospeso il presidio delle ex operaie per il clima troppo rigidoLa vicenda NK ha riacceso i riflettori sulla crisi del lavoro in valle

La rinnovata ricerca di possibili proposte progettuali di nuovi imprenditori per favorirne l’insediamento, il riutilizzo dei siti camuni dismessi, l’uso dei Fondi dei Comuni confinanti e la partecipazione al bando regionale Asset. Su questi percorsi s’articolerà in particolare l’impegno della Comunità montana e delle altre istituzioni per fornire una risposta agli ex dipendenti della Nk di Ceto ed alle aspettative di tanti altri lavoratori camuni inoccupati.

IERI MATTINA nella sede dell’ente comprensoriale il presidente Oliviero Valzelli ha chiamato attorno al tavolo istituzionale per l’occupazione sindacati, sindaci e rappresentanti dell’Unione locale dei Comuni, della Provincia ed i consiglieri regionali della valle, esprimendo immediatamente «solidarietà e riconoscenza» alle lavoratrici che sono state incatenate fino a ieri ai cancelli della Nk. La protesta è stata infatti sospesa per le condizioni meteo sempre più difficili, soprattutto per i morsi del freddo nelle ore notturne. Ma quell’impegno è servito a dare una scossa ad un ambiente che appariva fin troppo rassegnato.

«Con la loro protesta - ha ricordato ancora Valzelli - hanno fatto emergere anche lo stato di abbandono economico ed imprenditoriale in cui versa la media Valle Camonica nel settore manifatturiero e non solo e nell’occasione il tavolo istituzionale ha anche evidenziato che ad oggi, non vi è alcuna tangibile novità in seguito alla chiusura dello stabilimento Nk di Ceto che vede circa 70 lavoratori, in prevalenza donne, usufruire oggi dell’indennità mensile di disoccupazione per lavoratori licenziati dal 1 maggio 2015 ancora per un anno, ma con un futuro che si preannuncia sempre più incerto».

È STATO LAMENTATO «il livello occupazionale non più sopportabile per la Valle Camonica» e dal tavolo è venuta subito la proposta di ricercare nuovi imprenditori disponibili ad aprire attività nell’area Nk e nell’intera valle. «Le istituzioni si adopereranno per attuare un riutilizzo dei siti dismessi anche per fini occupazionali - ha spiegato ancora Valzelli - attraverso la ricollocazione degli operai che hanno perso il posto di lavoro e che dovranno seguire corsi.

Valzelli ha infine promesso che il tavolo occupazionale sarà d’ora in avanti «permanente» (verrà riconvocato a breve coinvolgendo le associazioni imprenditoriali e del Terzo settore) ed «aggiornato» con le eventuali proposte imprenditoriali e che si solleciterà la Regione «per un sostegno economico derivante dai canoni idroelettrici».

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