Fede e ricordi Vent’anni fa Papa Wojtyla saliva in Valle

di C.VEN.

Sono passati vent’anni, ma è come se fosse ieri. Borno celebra il ricordo della visita di San Giovanni Paolo II per l’Angelus domenicale davanti alla parrocchiale. Era il 19 luglio 1998, un regalo di Papa Wojtyla al cardinale Giovanni Battista Re che a sua volta lo aveva dedicato alla sua Borno. Una folla immensa ad accoglierlo e ad ascoltarlo tra sagrato e piazza che mai come in quell’occasione sembrarono piccoli. Quella piazza che qualche anno più tardi fu intitolata alla sua memoria, «a quel Papa che amava la montagna, che è rimasto incantato dalle nostre montagne - aveva svelato l’allora sindaco Antonella Rivadossi - che ha visto l’Adamello e che ha partecipato al pellegrinaggio degli alpini». Sono passati vent’anni, si diceva, ma per chi ha vissuto quei momenti il ricordo è indelebile. Talmente indelebile che la parrocchia di Borno ha deciso di organizzare tre serate omaggio. DOMANI SERA alle 21.30 fiaccolata dalla cappella di Croce di Salven alla parrocchiale con la statua del Santo Padre, sabato alle 20.45 incontro in sala congressi con monsignor Slavomir Oder, postulatore delle cause di beatificazione e canonizzazione di Papa Wojtyla. Infine, domenica sera alle 20.45, il concerto dell’orchestra Vivaldi dal titolo «I giovani solisti incontrano Giovanni Paolo II». E proprio ai giovani il Papa montanaro aveva rivolto uno dei tre messaggi che aveva regalato a Borno: «Investite bene la vostra vita, che è un talento da far fruttificare, ricordatevi che si vive una volta sola». •

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