Funghi, ora il tesserino è on line

di L.RAN.

Anche una delle passioni più antiche si deve adeguare ai nuovi sistemi di comunicazione, e così, in Valcamonica la stagione 2018 della raccolta dei funghi si apre con una novità intessante e soprattutto «comoda» per tutti gli appassionati con un minimo di dimestichezza con la rete: oltre che nella consueta settantina di esercizi commerciali (bae e ristoranti), e oltre che rivolgendosi ai Comuni e alle pro loco (ma solo per i ticket giornalieri e settimanali) i raccoglitori potranno acquistare i permessi anche on line accedendo al sito www.geoticket.it. Si tratta del portale che ha in Marcello Binchi il suo leader, e che consente agli interessati di mettersi in regola col tesserino a livello nazionale attraverso il computer di casa o lo smartphone. Proprio Binchi ha presentato Geoticket con Angelo Lascioli, responsabile del servizio Innovazione della Comunità montana, mentre al vicepresidente dell’ente comprensoriale, Simona Ferrarini, all’assessore all’Agricoltura Carlo Sacristani, alla micologa Susanna Mariotti e al direttore del servizio Foreste e Bonifica montana Gian Battista Sangalli è toccato presentare il regolamento di raccolta (sostanzialmente sempre lo stesso), i presidi micologici gratuiti della Comunità montana (Borno, Edolo, Pontedilegno e Vezza d’Oglio, oltre agli ispettorati micologici dell’Ats Montagna), l’attività didattica nelle scuole e la pubblicazione, un anno fa, de «I funghi della Val Camonica» curata dai micologi Daniele Camiciotti e Stefano Restocchi. Alcune novità (con la conferma della gratuità per i camuni) e, purtroppo, inciviltà di vecchia data. È stato infatti ricordato che qualcuno continua a dare vita a una «rincorsa» al porcino accompagnata da «maltrattamenti» delle altre specie meno appetibili; dimenticando magari anche di utilizzare il prescritto cestino in vimini. Nell’elenco anche la ridotta sorveglianza (le più assidue sono le guardie ecologiche volontarie dell’ente comprensoriale) e la triste evasione dal pagamento del permesso. Gian Battista Sangalli ha invece messo in evidenza gli ottimi riscontri delle lezioni di approfondimento della micologia tenute dai tecnici nelle 26 classi quarte delle elementari di 10 Istituti comprensivi del territorio, alle quali hanno preso parte 500 ragazzini. Susanna Mariotti ha parlato positivamente del progetto nelle scuole, «anche se i ragazzi devono imparare a capire che i funghi fanno parte del nostro ecosistema, vanno tutelati e non tutti possono essere mangiati. Nel frattempo anche i turisti hanno imparato in buon numero a fare riferimento ai nostri centri di consulenza, ma talvolta prendono alle leggera i funghi e la loro potenziale velenosità». Infine gli introiti annuali dei permessi: lo scorso anno la Valcamonica ha incassato su questo fronte poco più di 66 mila euro. •

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