Graffiti a singhiozzo
Gli stop domenicali
hanno i giorni contati

C’è una svolta nella vicenda della chiusura domenicale per carenza di personale del Parco archeologico nazionale di Naquane: il problema del sito capontino dovrebbe limitarsi al solo mese di febbraio, perchè il Sovrintendente ha comunicato al sindaco Francesco Manella d’aver chiesto al Polo museale regionale della Lombardia di provvedere a inserire alcuni addetti proprio nella grande area camuna di rocce incise.

Giuseppe Stolfi ha risposto riconoscente a Manella, che gli manifestava la piena disponibilità dell’amministrazione comunale a collaborare nella gestione dei siti, ma gli ha anche fatto sapere che l’offerta non si può accogliere perché implicherebbe «passaggi di informazione e di contrattazione sindacale i cui esiti sarebbero disponibili oltre i tempi necessari a evitare le chiusure festive di febbraio e marzo». Il funzionario ha comunque assicurato che nel bando emesso pochi giorni fa per assumere nuovo personale nel Museo nazionale della Preistoria della Valcamonica è appunto previsto l’inserimento di alcune figure per Naquane già a partire dalla seconda domenica di marzo (domenica 5 il parco sarà comunque aperto per l’iniziativa nazionale «Domenica gratuita al Museo»).

IL SINDACO ha naturalmente accolto benissimo la notizia, ma nonostante la richiesta dello stesso Sovrintendente di far rientrare Capodiponte nel Gruppo istituzionale di coordinamento del sito Unesco camuno, Manella non intende recedere sostenendo che «questa amministrazione ha rilevato che il tavolo di confronto del Gic è stato più volte delegittimato dagli stessi enti che in più occasioni hanno preso decisioni importanti al di fuori del medesimo organismo (come nel caso della richiesta del Polo museale Regionale per la cooperazione al Mupre o delle recenti comunicazioni unilaterali di chiusura dei parchi ministeriali)».

In sintesi, secondo il primo cittadino il Comune non poteva fare altro. L.RAN.

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