Guerra aperta sugli striscioni Comune e Locale ai ferri corti

di Claudia Venturelli
Alcuni degli striscioni sopravvissuti all’ingresso delle termeI manifesti celebrativi affissi violerebbero il codice della strada
Alcuni degli striscioni sopravvissuti all’ingresso delle termeI manifesti celebrativi affissi violerebbero il codice della strada
Alcuni degli striscioni sopravvissuti all’ingresso delle termeI manifesti celebrativi affissi violerebbero il codice della strada
Alcuni degli striscioni sopravvissuti all’ingresso delle termeI manifesti celebrativi affissi violerebbero il codice della strada

L’arrivo del Brescia Calcio, in ritiro da domenica a Darfo, è stata una festa a metà. La città era stata addobbata con striscioni di benvenuto fatti realizzare dal Comune e consegnati ad alcuni esercenti, che però nelle ultime ore hanno dovuto ritirarli. Non che il Brescia non sia più il benvenuto a Darfo, ma la diatriba che pare esserci tra amministrazione comunale e Polizia locale potrebbe aver colpito anche qui. Gli agenti della Locale, che nelle scorse settimane hanno fatto pervenire alla Pro loco una multa da 850 euro per i totem che pubblicizzavano gli eventi estivi in piazzale Einaudi e nella piazza davanti alle terme, poi rimossi entrambi, hanno passato in rassegna alcuni esercizi commerciali e intimato loro di levare gli striscioni. Pena anche qui una multa salata. La Locale non fa altro che il proprio dovere, applicare alla lettera il codice della strada che recita che «entro 30 metri dagli incroci non possono essere esposti manifesti e striscioni», perché potrebbero distrarre gli automobilisti. Ma sono in molti a chiedere che si agisca con buon senso. Non è la prima volta che in una città che da anni lavora al proprio rilancio turistico, provando non senza difficoltà a condensare spunti e proposte, la promozione si scontra con l’applicazione rigorosa delle norme. Qualcuno per questo torna a invocare elasticità, qualcun altro un coordinamento più attento tra i vari attori. Nel mezzo il Comune, che pur avendo distribuito gli striscioni ora ha le mani legate. Intanto i pochi manifesti rimasti, ad esempio quelli esposti proprio di fronte all’ingresso del parco delle terme, insieme alle tante bandiere che sventolano fuori da bar, ristoranti e hotel, che contrariamente agli striscioni possono essere appese ovunque, colorano una città comunque in festa, che sta dimostrando tutto il proprio affetto per i colori del Brescia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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