Termina la protesta davanti alla NK di Ceto. L’esito del tavolo istituzionale di ieri mattina era comunque ininfluente sulla decisione presa ancora il giorno prima da Delia Bonomi e dalle altre tre ex dipendenti della NK, impegnate per dieci giorni (da lunedì scorso 13 novembre) in una determinata e civile protesta contro chi si era totalmente dimenticato di loro (erano 72 i lavoratori licenziati due anni fa) dopo il presidio effettuato lo scorso ottobre. Da ieri sera il gazebo montato davanti ai cancelli dell’azienda è stato rimosso e le quattro donne hanno cessato (per ora) la loro azione.
LE LUNGHISSIME ore trascorse praticamente all’addiaccio e per dieci giorni consecutivi, hanno messo a durissima prova la tempra di Delia Bonomi e della sua ex compagna di lavoro ed amica: in questa autentica impresa le due sono state supportate subito dopo da Daniela Squaratti e da Tina Ariossi, subentrate in corsa ed a loro assolutamente vicine, avendone condiviso la protesta incatenandosi esse stesse all’ingresso della ditta da mattina a sera inoltrata. Il gelo della notte ed il digiuno ad oltranza ha finito con il provare e fiaccare fisicamente le due donne, che in perfetto accordo hanno deciso di sospendere la protesta fino a data da destinarsi, esprimendo comunque l’auspicio e che la loro azione non sia stata vana. Intanto oltre al tavolo istituzionale qualcosa si sta muovendo e magari grazie alla loro coraggiosa iniziativa: domani la proprietà NK avrebbe in calendario un incontro con un imprenditore interessato all’azienda di Nadro, mentre le quattro donne sostenute da ex colleghi stanno pensando a un tesserino simbolico del disoccupato. LU.RA.