Il Ghislandi del dopo Milani
ha un cartellone intenso

Il suo desiderio rimanifestato nell’ultima relazione all’assemblea dei soci è stato soddifatto: dopo 30 anni di ininterrotta presidenza Pier Luigi Milani è stato sostituito recentemente al vertice del circolo culturale «Ghislandi» da Giancarlo Maculotti.

E adesso sempre Milani guarda a una nuova stagione di eventi dopo aver archiviato un 2015 molto positivo e con un solo rimpianto: quello di non essere riuscito a sostenere la Società operaia di mutuo soccorso «Giuseppe Garibaldi» (fondata nel 1865) presieduta da Gianfranco Domenighini, magari evitandone il declino.

Si poteva fare facendo rientrare a Breno la sede del Ghislandi, ora a Cividate col proprio prezioso archivio storico, alloggiandola nell’antico palazzo Prudenzini, venduto dalla stessa Società operaia a un imprenditore edile dopo essersi riservata una porzione del fabbricato: bisognava modificare lo statuto della medesima che ammette l’iscrizione ai soli brenesi, ma a distanza di tempo non è stato fatto nulla.

Tornando all’annata sociale, prevede per il 30 aprile a Malegno uno spettacolo teatral/musicale dedicato alla canzone popolare di protesta sociale americana del Novecento; la partecipazione al festival Generazione futura di Darfo e agli Incontri Tra Montani in Val di Viso. Nelle vesti di editore, il circolo curerà la pubblicazione della tesi di Francesca Calvetti sul distretto delle Forge della Valle Camonica, del libro «La Guerra bianca di Carlo Emilio Gadda» di Giancarlo Maculotti e Pierangelo Ferrari e i diari di guerra e di prigionia (1940/1945) dell’edolese Arturo Frizza.

Nel corso dell’anno saranno poi promosse una serie di presentazioni librarie che riguarderanno in particolare testi a sfondo storico, tenendo conto che fra i propri iscritti questa storica associazione può contare su uno studioso e ricercatore del calibro di Mimmo Franzinelli. L.RAN.

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