Il sindaco risponde
al giudice: «Agito
sempre in buonafede»

di Mario Pari
Il municipio di Paspardo al centro di una vicenda giudiziaria Il sindaco Fabio De Pedro
Il municipio di Paspardo al centro di una vicenda giudiziaria Il sindaco Fabio De Pedro
Il municipio di Paspardo al centro di una vicenda giudiziaria Il sindaco Fabio De Pedro
Il municipio di Paspardo al centro di una vicenda giudiziaria Il sindaco Fabio De Pedro

Ha risposto per quasi un’ora al giudice per le indagini preliminari. Su quell’appalto «spacchettato» ha fornito i chiarimenti che il magistrato ha chiesto, senza tirarsi indietro e, soprattutto, parlando della propria convinzione d’aver agito in buonafede.

L’INTERROGATORIO di garanzia del sindaco, attualmente sospeso, di Paspardo Fabio De Pedro si è tenuto ieri mattina in tribunale a Brescia. Il primo cittadino è ai domiciliari dall’otto novembre scorso, e la misura cautelare è stata decisa nell’ambito di un’inchiesta su un presunto caso di turbativa d’asta. L’appalto è quello relativo alla riqualificazione energetica del municipio di Paspardo. L’accusa invece riguarda lo spacchettamento dell’appalto in nove lotti funzionali. Cosa che secondo la ricostruzione accusatoria non sarebbe potuta avvenire. Lo spacchettamento è previsto dalla legge, ma solo quando ogni lotto funzionale risulta poi autonomo, indipendente dal destino degli altri. E questo secondo la procura non può configurarsi nel caso di lavori per la riqualificazione energetica di un municipio. La mancata realizzazione di un lotto funzionale avrebbe inevitabili ripercussioni, secondo gli inquirenti, sugli altri. Oltre al primo cittadino sono indagati, in questo caso in stato di libertà, gli altri due componenti della giunta. Fabio De Pedro ieri quindi è stato sentito in tribunale su quell’appalto da 244mila euro spacchettato nei nove lotti funzionali. E ha risposto a tutte le domande del magistrato spiegando, a quanto si è appreso d’aver agito in buonafede. Questa, quindi, in estrema sintesi, la sua verità. Al magistrato l’avvocato Massimo Achilli, difensore di De Pedro, ha chiesto la revoca della misura cautelare. Il gip si è riservato e dovrebbe sciogliere la riserva entro i prossimi giorni. Tutto ciò evidentemente riguarda la misura cautelare in un’inchiesta che è ancora nella fase delle indagini preliminari. Ma in Valle Camonica la vicenda giudiziaria in cui è rimasto coinvolto il primo cittadino di Paspardo ha sollevato un clamore notevole. Anche solo per il semplice fatto che non si tratta dell’unica nel settore degli appalti. L’attesa, ora, è in ogni caso per la decisione del giudice sulla richiesta di revoca dei domiciliari.

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